Pagina:Anonimo - I fioretti di Sancto Francesco.djvu/15


XIII

è nel loro insieme non nei loro particolari, certamente leggendari: è nei ricordi del Santo che essi, benché tardi, ci tramandano e che risalgono a quel buon frate Leone che Francesco aveva eletto fra tutti gli altri suoi compagni piú fidati e piú cari, quale confidente de’ suoi riposti pensieri e doloroso testimone dei suoi ultimi anni.

Quanto al frate di Monte Giorgio poco o nulla ci è noto, oltre le scarse notiziole contenute negli Actus. Sulla via che da Macerata va ad Ascoli Piceno, si scorgono ancóra, sull’alto di un poggio, le reliquie d’una antichissima rôcca che serba sempre il nome di Brunforte, dal nome del suoi vetusti signori; gente che, secondo una tradizione ancora viva nel luogo, e che il padre Tassi ha raccolto ne’ suoi Cenni cronologici biografici della osservante Famiglia picena, derivava di Francia. Di quella gente, ch’ebbe una parte assai cospicua nella storia del francescani della Marca che risiedeva presso Sarnano, non molto lungi da Monte Giorgio, discendeva il nostro frate Ugolino, la cui elezione al vescovato di Teramo Bonifazio VIII annullò il 12 decembre del 1295.

Del volgarizzatore de’ Fioretti meno ancóra si sa. Fra le meglio probabili congetture è