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XII

negli Actus risguarda il Serafico d’Ascesi ei suoi primi compagni, e all’anonimo quel che si riferisce ai frati della Marca. Da quale de’ due autori — ammesso che gli autori sian due — venne all’opera il titolo di Actus è pure, naturalmente, ignoto: ma par certo che un tempo questa raccolta recasse l’intitolazione di Speculum Vitae beati Francisci et sociorum.

La critica, in generale, si accorda nel togliere ai Fioretti quasi ogni valore storico: ma a questo proposito si può ancóra osservare col Sabatier1 che Francesco d’Assisi, la cui figura maravigliosa ha saputo conquistarsi, col volger del tempo, l’amore e l’ammirazione del mondo, non è tanto conosciuto ed amato per quel che ci narrano di lui le piú antiche e autorevoli vite, quali la Legenda e il Memoriale di frate Tommaso da Celano, la Legenda trium Sociorum — frate Leone, frate Angelo e frate Rufino, e la biografia scritta da san Bonaventura, ma sibbene per quella sua vita contesta di poesia e di dolore, di amore e di pietà che ci è rivelata dai Fioretti e dallo Speculum perfectionis. Il valore storico dei Fioretti

  1. Floretum, cit.