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XI

quale gli Actus e i Fioretti sarebbero, come da una comune scaturigine, derivati e giunti a noi.

Ma se qualche cosa oramai si sa, e molto di piú è forse possibile di sapere — dacché le indagini sono indirizzate su buona via, — intorno all’origine del Floretum, non molto sappiamo dell’autore di esso. Certamente vi ebbe mano frate Ugolino di Monte santa Maria, o che l’opera sua si limitasse soltanto alla stesura de’ capitoli della vita di Giovanni della Verna e indirettamente alla compilazione del capitolo De inventione montis Alvernae, come vorrebbe lo Staderini, o che egli fosse in parte autore e in parte semplice compilatore dell’opera, servendosi di documenti anteriori da lui rimaneggiati per quel che risguarda la prima generazione francescana, come congettura Paolo Sabatier. Certo, chi cerchi negli Actus tutti i luoghi ove son cenni dell’Autore dell’opera, ora si troverà direttamente dinanzi il buon frate Ugolino, ora un misterioso «scriptor», la cui parte non è possibile esattamente determinare. La cosa piú semplice, in tanta incertezza di cose e fra le varie e diverse opinioni degli studiosi, è forse quella di attribuire al pio fraticello di Monte santa Maria tutto quel che