Pagina:Anonimo - I fioretti di Sancto Francesco.djvu/128


— 110 —

mondo, io amo lui singularmente. — Vanno costoro e ritrovano per la via frate Riccieri, et abbrancianlo e dicongli ciò che sancto Francesco avea loro imposto. Onde tanta consolazione e dolcezza gli fu all’anima, che quasi uscí fuori di sé, e ringraziando Iddio con tutto il cuore, andò e giunse al luogo ove giaceva sancto Francesco infermo. E bene che sancto Francesco fosse gravemente infermo, nondimeno, sentendo venire frate Riccieri, si levò e feceglisi incontro et abbracciollo dolcissimamente, e sí gli disse: — Figliuolo mio carissimo, frate Riccieri, fra tutti i frati che sono nello mondo, io amo te singularmente; — e detto questo, sí gli fece il segno della sancta croce nella fronte, et ivi il baciò e poi gli disse: — Figliuolo carissimo, questa tentazione t’ha permesso Iddio per grande tuo guadagno di merito; ma se tu non vogli piú questo guadagno, non lo abbi. — Maravigliosa cosa! sí tosto come sancto Francesco ebbe détte queste parole, subitamente si partí da lui ogni tentazione, come se mai in vita sua noll’avesse sentita, e rimase tutto consolato. A laude di Cristo. Amen.