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{{RigaIntestazione||— 99 —|◊}
riprensioni: onde il nostro maestro Cristo, il cui evangelio noi abbiamo promesso d’osservare, dice che non è bisogno a’ sani il medico, ma alli infermi, e che non era venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a penitenzia, e però egli ispesse volte mangiava con loro. Conciò sia cosa, adunque, che tu abbi fatto contro alla carità e contro allo sancto evangelio di Cristo, io ti comando, per sancta obbedienza, che immantanente tu prenda questa tasca dello pane ch’io ò accattato, e questo vasello dello vino, e va loro dietro sollecitamente per monti e per valli, tanto che tu gli ritruovi, e presenta loro tutto questo pane e questo vino da mia parte; e poi t’inginocchia loro innanzi e di loro umilemente tua colpa della tua crudeltà; e poi gli priega, da mia parte, che non facciano piú male, ma temano Iddio e non offendano il prossimo; e s’egli faranno questo, io prometto loro di provvedergli ne’ loro bisogni e di dar loro continuamente da mangiare e da bere; e quando tu arai detto loro questo, ritornati qua umilemente. — Mentre che lo detto guardiano andò a fare il comandamento di sancto Francesco, elli si puose in orazione e pregava Iddio che ammorbidasse i cuori di que’ ladroni, e convertissegli penitenzia. Giunse a loro l’ubbidiente guardiano e presentò loro il pane et il vino; e fa e dice ciò che sancto Francesco gli ha imposto. E come piacque a Dio, mangiando questi ladroni la limosina di sancto Francesco, cominciarono dire