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bilonia. E giungendo in alcuna contrada di Saracini, ove si guardavano i passi da certi sí crudeli uomini, che niuno cristiano che vi passasse potea iscappare che non fosse morto; come piacque a Dio non furono morti, ma presi, battuti et allegati, furono menati dinanzi allo Soldano. Et essendo dinanzi a lui sancto Francesco, ammaestrato dallo Ispirito sancto, predicò sí divinamente della fede di Cristo, che eziandio per essa elli volea entrare nello fuoco. Di che il Soldano cominciò ad avere grande divozione in lui, sí per la costanzia della fede sua, sí per lo dispregio dello mondo, ch’elli vedea in lui; imperò che nullo dono da lui volle ricevere, essendo poverissimo, e sí eziandio per lo fervore dello martirio, che in lui vedeva. E da quello punto innanzi il Soldano l’udiva volentieri; e pregollo, che ispesse volte tornasse a lui, concedendo liberamente a lui et a’ compagni ch’elli potessono predicare dove piacesse loro. E diede loro un segnale, per lo quale elli non potessono essere offesi da persona. Auta adunque questa licenzia libera, sancto Francesco mandò que’ suoi eletti compagni, a due a due, in diverse parti di Saracini a predicare la fede di Cristo: ma alla per fine, veggendosi sancto Francesco non potere fare piú frutto in quelle parti, per divina revelazione si dispose con tutti i suoi compagni a ritornare tra’ fedeli: e ragunatigli tutti insieme, ritornò allo Soldano e prese commiato da lui. Allora gli disse il Soldano: