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lo frate. Veggiendo ciò il piatoso e sollecito Pastore, il quale vegghiava sempre sopra le sue greggie, che il lupo era entrato a divorare la pecorella sua, fece subitamente chiamare a sé quello frate, e comandògli che di presente elli dovesse iscoprire il veleno dello odio conceputo contro allo prossimo, per lo quale elli era nelle mani dello nemico. Di che colui impaurito, veggendosi compreso dallo padre sancto, iscoprí ogni veleno e rancore, e riconobbe la colpa sua, e domandonne umilemente la penitenzia con misericordia; e fatto ciò, assoluto che fu dallo peccato, e riceuta la penitenzia, súbito dinanzi a sancto Francesco il dimonio si partí: et il frate, cosí liberato delle mani della crudele bestia per la bontà dello buono Pastore, ringraziò Iddio, e, ritornando corretto et ammaestrato alla greggie dello sancto Pastore, vivette poi in grande santità. A laude di Cristo Amen.
CAP. XXIV.
ancto Francesco, istigato dallo zelo della fede di Cristo e dallo desiderio dello martirio, andò una volta oltre mare con dodici suoi compagni santissimi, per andarsene diritti allo Soldano di Ba-