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18 | fiore di virtù. |
me, che quegli che sono formati sotto diverse costellazioni: e però a ciascuno pare bello e buono ad amare tutte quelle cose che se gli affanno; salvo che quella cotale similitudine non gli meni ad alcun danno; avvegnachè naturalmente tutti gli artefici s’amino insieme per la similitudine del mestiero: ma la maggiore parte, l’uno dice male dell’altro per la invidia, per la quale l’uno ha sospetto l’altro; e per questa ragione l’uomo superbo ha in odio l’umile; e così generalmente per tutte le cose che per somiglianza possono tornare a danno. E naturale cagione si è questa, che tutte le persone del mondo amano anzi la sua utilità, che l’altrui: sicchè, coloro che dicono che nessuno uomo ama mai le donne se non per piacere, s’ingannano, secondo che tu puoi vedere manifestamente per quello c’ho detto di sopra. Tullio dice: Amore perfetto non è altro se non amare altrui non per forza, nè per paura, nè per utilitade; chè assai è la utilitade che séguita pura della intellettiva dilezione d’amore. Plato dice: Vuo’ tu conoscere chi è simigliante a te? guarda colui che tu ami senza cagione.
Perchè dalle donne discende lo informamento d’amore, sono fermo d’essere loro difenditore a ciascuno che dice di loro, per ordine. E imprimamente arrecherò certe autorità di savj che hanno detto bene delle femine, e poi dirò l’autorità di coloro che n’hanno detto male; e alla fine concorderò queste autoritadi insieme e darò verace soluzione, volendo tagliare le lingue a’ malvagi dicitori.