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84 Azioni di Generali

farne comparire anche due. Ma il Banner apprendeva il valore de’ Capi, e delle Milizie veterane Cesaree; perciò andava procrastinando; e adduceva oggi una ragione, dimani un’altra, che ostavano.

1641.

L

’Imperatore Ferdinando, bramoso di pace, aveva raccolta in Ratisbona una Dieta, affine di rilevare i mezzi proprj, per istabilirla. Egli godeva l’aura degli Elettori o Collegati, o favorevoli. Quindi si maneggiava per intendere i loro consigli, e provvedimenti. Non istavano però addormentati i di lui nemici, gli Svezzesi, e gli altri Alleati, i quali tenuta un’assemblea in Hildeshein, determinarono di sortire in campo nel più crudo del verno, per isturbare la radunanza degli Stati Alemanni fedeli a Cesare; e lo potevano fare, perché nati, e vissuti Essi sotto clima più aspro, non pativano tanto da’ rigori del freddo. In più anni della guerra presente campeggiarono nelle stagioni assai inclementi, senza soffrir molto. Con la loro uscita obbligavano gl’Imperiali, a perder il riposo de’ quartieri, e a consumarsi tra le nevi, e i giacci, per i quali nell’estate riuscivano poi deboli, e fiacchi; quando essi conservavano in tutto l’anno il vigore, e franca la loro robustezza. Ora fortificati da grosse somme di denaro, somministrate loro dalla Francia, meditarono d’assalire Cesare nella Città, ov’era congregata la Dieta. Il Banner sul principio di Gennajo con dieci mila Fanti, e dieci mila Cavalli, trascorse tra la Franconia, e il Voitland. Entrò nel Palatinato superiore, obbligò gli abitanti a somministrar viveri. S’impadronì di Camb, e di Neumarch. Quivi lasciò lo Slang con grosso corpo di Cavalleria, che assicurasse la ritirata, e i convogli delle vettovaglie. Allargò le corse delle sue genti, a depredare, e ad arricchire con pinguissimi bottini per tutto il Palatinato. Spinse quattro mila Cavalli verso Ratisbona, per portare spavento, e disciorre senza conclusione alcuna quella Dieta, composta de Deputati de’ Principi, e degli Stati dell’Imperio, Uomini togati, facili a concepir terrore, e a procacciarsi la sicurezza in altra parte. Si fece vedere più volte presso le mura di quella Città, piena di Eretici, e conseguentemente di fede sospetta alla Corte Austriaca, che poteva apprendere segrete intelligenze, coltivate da que’ Cittadini co’ Protestanti. Alla comparsa, e allo spavento dell’Esercito avversario, tanto prossimo, vacillavano tutti. Solo l’Imperatore, ripieno di costanza, e di coraggio, assuefatto a vedere la fronte del nemico, e sovente ancora a combatterlo, non si turbò punto; anzi confortò i Ministri de’ Principi a restar presso di lui, e a condurre a termine i negoziati. Con intrepidezza veramente da Cesare inanimò ciascuno col proprio esempio alla difesa, e restituì loro lo smarrito vigore. Promise sopra la sua fede, di fermarsi appresso di loro in caso d’attacco, o di corre-