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74 Azioni di Generali

noscesse pienamente istruito del vero, e per essere Religioso non si credesse incapace di mentire. I morti si dissero soli quaranta, e i feriti in circa sessanta, tra’ quali D. Ignazio Baquedano, che impadronitosi d’alcune artiglierie nemiche, le rivolse a’ danni de’ loro padroni.

In questa facenda nuocque molto a’ Francesi ciò, che in altre occasioni di più Secoli, ed anche del presente, ha pregiudicato loro, ed è l’essersi dati a credere, che per la disgrazia del furiosissimo temporale fosse ridotto l’Esercito Austriaco a tale stato di nulla poter più tentare; ma il gran cuore dell’Italiano Marchese di Torrecuso, la di lui eccellente condotta, la generosità del suo spirito nello sciegliere, e procedere incontro a rischi peggiori, presentarono a’ Francesi un assalimento, niente da loro atteso, il quale alla prima comparsa colla novità gli confuse fortemente, indi li sconcertò, e rese inabili alla resistenza.

1639.

Q

Uattro Eserciti mise in Campo quest’anno la Francia per altrettanti assedj; e l’avere gli Eserciti Austriaci resi di niun valore due di questi, cagione principalissima ne furono due Generali Italiani, D. Ottavio Piccolomini, e il mentovato Carlo Andrea Caracciolo Marchese di Torrecuso. Sulla Mosa al di sopra di Namur siede Teonville, Piazza stimatissima per le fortificazioni che la circondano, per alcune paludi, che la coprono a Settentrione, e per esser passo di Fiandra in Alemagna. Il Generale Sig. di Feuquieres l’aveva assediata con Esercito Francese. Il Cardinal Infante appoggiò al Piccolomini l’incombenza di soccorrerlo. Questi, fatta la rassegna de’ suoi, li vide numerosi di dieci mila Fanti, e sei mila Cavalli. Trovatigli animosi, e feroci si dichiarò, che voleva far conoscere agli Spagnuoli, che gli Alemanni non erano venuti solo per godere i buoni trattamenti, prestati loro dal Cardinale, ma per corrispondere alla generosità d’esso Principe col sagrificare la vita a sollievo degl’interessi di quella Splendida Nazione. S’avanzò poi in ordinanza ristretta, e benissimo intesa1, risoluto, e fermo di combattere, se i Francesi persistevano nell’assedio.

Al primo arrivo sforzò un quartiero, ed introdusse soccorso nella Piazza; indi avendo inteso, che il Generale Feuquieres, raccolte le sue genti, si era posto in battaglia con a’ fianchi la Mosa, ed un fosso profondo, che va intersecando quella Campagna ad Occidente, il Piccolomini urtò sopra de’ Francesi con la Cavalleria; e quantunque incontrasse una durissima resistenza, pure la respinse di là da un sito predominante sul loro fianco. Ivi piantò subito alcuni Cannoni, e con´

  1. Co. Gualdo Istoria delle guerre parte prima, pag. 569.