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A CHI LEGGE.


LL’intento di quest’opera apparisce chiaro nel frontispicio. L’Autore parla di guerre, nelle quali tutte le nazioni belligeranti hanno prodotte azioni grandi, e segnalate. Coll’annoverare quelle degli Italiani, non pretende di pregiudicare in nulla alle gesta egregie degli Stranieri. Esse possono leggersi, ed ammirarsi negli Storici loro nazionali, i quali sono stati diligenti, ed accurati nel raccoglierle, e nel collocarle in bella veduta assai più di quello che lo furono in riguardo a’ loro Compatriotti gli Scrittori Italiani. Lo studio di questi si trattenne assai nel seminare le proprie carte di massime, e di dettami politici coll’applicarli all’occorrenze di quei tempi. Poco si sono curati di descrivere minutamente, e circonstanziare gli andamenti gloriosi delle imprese militari, condotto ad ottimo fine da’ Principi, e da’ Cavalieri usciti d’Italia, e resisi gran Generali, e gran Guerrieri. Molto meno hanno atteso a rialzarle nel suo naturale prospetto, e nella sua giusta comparsa. A chi scrive è convenuto andar pescando qua, e là in diversi libri, ed ora in uno, ora in altro rintracciare le varie circostanze, capaci di dare a