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32 Azioni di Generali

combattere in persona erasi diportato generosamente, e date prove iterate d’invitta bravura. Aveva ancora riportate due ferite. Non potendo tollerare l’uscita de’ suoi, dopo d’averli disortati, benchè inutilmente, dalla risoluzione precipitosa, perseverò nella piazza con quelli che vollero fargli compagnia. Nel nuovo assalto si difese, fin ch’ebbe vigore di corpo. Trapassato da altri colpi, bagnato tutto di sangue, perdute affatto le forze, cadde prigioniere, e fu condotto a Stettino, ove finì di esalare glorioso lo spirito. Il Presidio, benchè si ritirasse di notte, non ritrovò lo scampo preteso; poichè accortasene la Cavalleria nemica, diede addosso a’ fuggiaschi, e parte ne uccise, parte ne condusse in ischiavitù.

Il Co: di Sciamburg, intesa l’espugnazione di Griffenagen, abbandonò Gartz, e il Forte nell’Isola, dopo d’aver gettate nel fiume le artiglierie, bruciate, e consumate le munizioni da bocca, e da guerra, e desolato colle fiamme il luogo. Fu biasimato universalmente, poichè aprì largo campo agli Svezzesi d’entrar in un posto di tanta importanza.

Gustavo, ottenuto con somma felicità l’acquisto di due Fortezze, che per i ripari, fabbricati in avanti con diligenza, e buon consiglio da Torquato Conti, temeva difficilissime, ad essere superate, prese maggior animo, a tentare l’assedio d’altra piazza, ancora più forte, e meglio munita. Nel che la sorte lo secondò stupendamente nel prossimo anno

1631.

C

Ominciò il Gennajo con auspicj fortunati per questo gran Monarca. Nel mese presente esso conchiuse Alleanza col Re di Francia, il quale s’obbligò di sborsargli ogn’anno quattrocento mila scudi, sinchè durava la guerra. In rimborso poi delle spese fatte sin allora gli anticipò altri cento quaranta mila scudi1. Per questa confederazione, e per l’esborso di tanta pecunia furono fatte grandi allegrezze con accender fuochi sì nel campo del Re, come nelle Città conquistate. Il Cannone si fece sentire incessantemente per tre notti continue. I conviti, e le feste furono celebrate con gran giubilo. In fatti ebbero essi ben ragione di palesare con tante dimostrazioni il loro contento; poichè ne’ dieciotto anni della guerra, di cui favelliamo, la Francia contribuì in dono a’ Svezzesi, e agli Hassiani costantissimi loro Alleati poco meno di quindici milioni d’oro. Anche il Re d’Inghilterra provvide d’altri trecento mila scudi, e gli accordò la levata di sei mila Inglesi. Ingagliardito da tanto soldo, si rivolse Gustavo all’oppugnazione di Demin piazza di gran considerazione, dove comandava il Duca Savelli, e dove aveva raccolti magazzini copiosissimi, e da bocca, e da guerra, oltre alle for-

  1. Gualdo Istoria della guerra tra Ferdinando I pag. 14 parte prima; D. Vittorio Siri Mercurio Istorico tomo decimo terzo pag. 158.