Pagina:Anonimo - Azioni egregie operate in guerra.pdf/234

224 Azioni di Generali

so. Ma raccolto in tutta fretta grosso squadrone volante, accorse il Veterani, e lo scacciò fuori. Oppresse ancora più rivolte, architettate da’ malevoli prima che scoppiassero. Ricuperò Lippa, perduta dopo la disgrazia dell’Haisler. Rimise presidj in Lugos, e in Karansebes. Aveva sotto di sé due valentissimi Uffiziali, il Baron Pollant, e il Capo dei Rasciani per nome Antonio. Confidava loro schiere animose, colle quali essi scorrevano le terre vicine. Tenevano in apprensione la Valacchia, e la Moldavia. Fugarono una volta tre mila Tartari, e si acquistarono stima grandissima di bellicosi, ma insieme cauti guerrieri. Ritornò nell’anno

1694.

C

Omandante in Ungheria il Maresciallo Conte Enea Caprara. Febbri moleste, ed altri incomodi, soliti a travagliare i Capitani avanzati in età, e macerati da’ patimenti diuturni di molte Campagne fatte, lo afflissero tutta l’estate; onde solo a Settembre giunse al Campo. Il Generale Herbeville reggeva la Cavalleria a Baja, e il Conte Guido Staremberg la Fanteria con mille Cavalli ad Illok. Il Commissario Generale Haisler, divenuto Conte di Heidershein, Cavaliere industriosissimo, dopo raccolte abbondanti provvisioni, trasportò l’armata a Peter-Varadino. Colà a’ cinque del mese capitò il Caprara, e nel giorno medesimo il Gran Visir, trapassato il Savo, era arrivato a Sallanchement poco di là distante. Attorno a Peter-Varadino due anni avanti era stato inalzato dal Principe di Baden un vasto trinceramento, per racchiudervi occorrendo buona parte dell’armata. Non erano giunte le milizie di Danimarca, di Brandeburg, e di Luneburg, prese al proprio soldo dall’Imperatore. E però il Caprara determinò di trattenersi sulla difensiva. Pose al travaglio i Guastadori, co’ quali fortificò i terrapieni, e alzò i parapetti. Si estendevano gli uni, e gli altri sino attorno alla Città acquatica. Stabilì sulle sponde del Danubio batteria a coperto dalla flotta navale. Essendo insorta grave tempesta, ruppe il ponte. Ma per opera indefessa del Commissario suddetto in poche ore fu riparato e vi fu aggiunto un secondo ponte. Il Caprara accampò molta Cavalleria sull’opposta riva. Chiamò a sé il General Pollant coi suoi, e collocò cinquecento Cavalli all’imboccatura del Tibisco nel Danubio per guardia del bagaglio.

Il Terreno d’attorno a Peter-Varadino forma una specie di Penisola. La Città superiore siede sù un’eminenza, e sù altra più ampia, e più bassa si distendeva il trinceramento Imperiale. La Campagna del distretto viene ripartita in piccole alture, e in valli. Tra queste alloggiò il Gran Visir con l’esercito. Occupò un’Isola sul Danubio, e vi formò grossa batteria, che fiancheggiava l’armamento Navale di cento, e dieci navi Turchesche. Con i Cannoni delle fregate, e con