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178 Azioni di Generali

za, nell’assistersi scambievolmente. I Francesi si dissero ventidue mila. Non così chiaro parlano gli Storici Alemanni de’ suoi. Verisimilmente ascendevano a ventisei mila in circa. Il Duca di Lorena si collocò alla diritta, il Borneville nel centro, e il Duca d’Holstein alla sinistra. Contra di questi il Turena praticò gli sforzi maggiori, per guadagnare un bosco occupato da’ Tedeschi. Lo fece prima battere coll’artiglieria, indi assalire dal Cavalier di Bouflers, di poi Maresciallo, con un corpo di Fanti, e di Dragoni. Il combattimento fu sanguinoso, in cui perirono molti Ufficiali, e soldati. Il Turena spinse all’attacco nuovi battaglioni, tra’ quali gl’Inglesi. Dopo più ore di zuffa conquistò l’ingresso nel bosco, e sei Cannoni. Volendo poi impossessarsi di tutto, fu ripulsato dagli Alemanni. Il Duca d’Holstein co’ Luneburghesi ne conservò la padronanza della maggior parte sino alla notte. Il Duca di Borneville, avendo osservato un sito vacuo, favorevole, per entrare tra’ Francesi colla Cavalleria, si avanzò egli alla testa di alcuni squadroni, e il Conte Enea Caprara con altri. Poco dopo il Borneville si fermò co’ suoi. Non così il Caprara. Egli con i Corazzieri Cesarei attaccò bravamente, e disfece alcuni squadroni Francesi della seconda linea, respinse il Signor di Mongiorge, che volle ostargli colle truppe della riserva, e fece man bassa su alcune Compagnie di Fanti. Guadagnò undici Stendardi. I Conti di Lorges, ed Avvergnì s’industriarono, per rimettere le loro truppe sbandate. Ma già il Caprara, fatto il buon colpo, si era riunito a’ suoi. Pioggia gagliarda impedì, che non si proseguisse il conflitto. Il Turena fu il primo di notte a ripassare il Fiume Busch, e ad abbandonare il campo. Lo stesso fece poco dopo il Duca di Borneville, aggravato d’infelice condotta, per avere somministrati scarsi, e tardi ajuti a quelli, che sostenevano il bosco, per avere lasciata oziosa gran parte de’ suoi, senza spingerla al conflitto, e molto più per non avere secondato il Caprara, ed assalito col corpo di Cavalleria da lui comandato i Francesi; il che avrebbe augumentato l’impressione, sì ben maneggiata dallo stesso Caprara. L’uno, e l’altro partito cantò trionfo. Cesserà la maraviglia di questo vanto, se si rifletterà accadere sovente, quando le battaglie non sono decisive affatto, che chi prevale nelle prime ore, poi soccombe alle ultime, non però totalmente; Oppure chi rimane al di sotto da un lato, prevalga dall’altro. Tanto può dirsi, che avvenisse nel fatto presente. I Francesi ne’ primi impeti guadagnarono parte del bosco della sinistra con alcune artiglierie; Ne’ secondi furono ripulsati dal tentativo sopra l’altra estremità dello stesso bosco. Parte della loro Cavalleria fu rovesciata dal Caprara con perdita di parecchi Stendardi. E questo alternare le vicende del conflitto fece credere ad ogn’uno de’ due partiti l’essere rimasto superiore.

Dopo alcuni giorni arrivò co’ suoi l’Elettore di Brandeburg; E nel tempo medesimo sei mila Nobili, raccolti dalle provincie di Francia,