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136 Azioni di Generali

do, convocati i Grandi d’Ungheria, chiese il loro sentimento. Tutti convennero, che si portasse soccorso alla Fortezza assediata. Diedero a credere, che il Susa tra’ Tedeschi, ed Ungheri potesse raccogliere venti mila Soldati. L’Imperatore rescrisse al Susa, che se ciò era vero, si tentasse d’introdurre nel Gran Varadino augumento di Presidio. Ma si sfuggisse battaglia. Replicò il Susa, che detratti i Presidj, gli Alemanni erano soli quattro mila; seicento essere gli Ungheri a Cavallo, e non più. I Reggimenti confidati allo Starember essere ancora lontani. Per tanto a’ 26 d’Agosto dopo quarantasette giorni di bravissima difesa, a cui concorsero intrepide, e generose anche le donne, il Presidio scarsissimo, e malissimo provveduto del convenevole, capitolò la resa a’ Turchi. Insuperbito il Bassà Halì dell’acquisto riportato, intimò al Susa se non si ritirava dall’accampamento preso, verrebbe esso a tagliare a pezzi le di lui scarse milizie. Tutti passarono a’ quartieri per il prossimo inverno.

I Transilvani, non potendo tollerare il Barczai, elessero in Principe Gio. Keminio Signore, saggio, e di retti costumi, il quale assalito il rivale, lo costrinse a deporre la dignità. Ma scopertolo di poi inquieto macchinatore d’intelligenza co’ Turchi, con autorità ricevuta dal pubblico Consiglio, lo fece uccidere.

Il Gran Sultano, irritato al sommo per la morte, data a quegli, ch’Egli aveva eletto, e voluto Principe, simulò lo sdegno. Fece col mezzo del Bassà Halì denunciare al Keminio, che si soggettasse alla di lui ubbidienza: pagasse l’annuo tributo: mandasse il Figlio in ostaggio a Costantinopoli, ed esso medesimo si portasse a Temisvar, per essere colle solite cerimonie installato Principe. Il Keminio, impotente a resistere contra la potenza del Gran Signore, invocò l’assistenza di Cesare. Anche i Magnati dell’Ungheria superiore con grandi promesse sollecitavano l’Imperatore, a non laciar cadere la Transilvania nelle mani degl’Infedeli. Venuti gli Ambasciatori del Keminio, a supplicare Cesare, furono rimandati con isperanza d’essere assistiti. Preparassero pure Magazzini per il sostentamento dell’Esercito. L’Heister Governatore di Zatmar introdusse gli Alemanni in Kovar, Somasvivarc, Zecchelida. A Comorra fu destinata la radunanza dell’armata che doveva agire nel

1662.

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’ Destinato Capo il Montecuccoli, il quale congregò con somma diligenza, vettovaglie, artiglierie, guastadori, ponti, e quanto´