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62 Delle Croniche di Trento

con le Reliquie de SS. Martiri, per il che morse, lasciando di se grande desiderio al Popolo Trentino, nel cui luogo fù sostituito Daniele, à questo successe Hemperto, ad Hemperto,[Daniele Ves. 44. Hemperto Ves. 45. Odescalco Vesc. 46. Adelgisio Ves. 47. Trideberto Ves. 48. Gisulfo Ves. 49. Bertaldo Vesc. Giacob Ves. 51. Conrado 1. Vesc. 52. Giovanni 2. Vesc. 53. Bernardo 1. Vesc. 54. Manasse 2. Vesc. 55. Lantramino Vesc. 56. Arnoldo 1. Vesc. 57. Rainoardo Vesc. 58. Uldarico 1. Ves. 59. Uldarico 2. Vesc. 60.] Odeschalco l’anno 864. di questo vien fatta mentione in un antichissimo volume, qual habbiam inteso ritrovarsi nella Chiesa di Blez, Pieve della Giudicaria. Doppò questo seguirono nel Pontificato Trentino Adelgisio, Trideberto, Gisulfo, Bertaldo, Giacomo, Conrado primo, Giovanni secondo, Bernardo primo, Manasse secondo; per gli soli nomi questi, come altri molti, ci sono noti, questo seguitò Lantrameno, del quale si ritrova esserne stata lasciata memoria da Hiriderbachio Senono al suo tempo si ritrovavano Nobili di Tremeno, dimandati Latremeni, oltre che anco à nostri tempi corre fama esservi un Podere, quale da Paesani è chiamato il Maso de Lartrameni. Ciò ci fà buona congietura, & tutti si persuadeno haver havuta indi la sua origine il Vescovo Lantraminio, resta però incerto se questo Pastore havesse il nome da quel luogo, o pure il luogo havesse sortito dall’antica Famiglia de Lantrameni il nome hora, corotto dicesi Termeno.

Giace Tremeno Villa di Longoladice, alla riva dell’Adice, famoso per la nobiltà del Vino, discosto dalla Città di Trento verso Bolgiano venti miglia. Morto Lantrameno, ricevettero la carica Pastorale Arnoldo, Rainoardo, Uldarico primo, Uldarico secondo, questo resse il Vescovato con grande prudenza, pietà, & santità di vita. Edificò il luogo à volto sotteraneo, hora detto la Capella di Santa Massenza, nella Chiesa di San Vigilio, & l’Altare maggiore più eminente, & alto, riparò tutta la Chiesa, & la ridusse à più bel modello. In questo tempo governava con ogni integrità la Chiesa Augustana S. Uldarico l’anno 1022. Habbiam ritrovato in certo tal Auttore, che Corrado secondo di questo nome, & quartodecimo, Alemano Imperatore, qual risedeva, & haveva la Corte Cesarea in Limburgo, donasse alla Chiesa Trentina, sotto il governo di Uldarico secondo, Vescovo di Trento, il Contado Trentino l’anno 1027. l’anno seguente, la Valle communemente detta di Venost: & parimente gli restituisce Bolgiano, tutte queste cose, afferma il predetto Auttore, esser chiare, & autenticate con lettere del medemo Imperatore, quali afferma haver havute in mano, & con proprij occhi lette.

E fama esser stato Uldarico huomo dotato d’ammirabil facondia: hà ciò del verisimile. Vien anco auttorizato da quello che si legge nelle Croniche Mantovane. Regnando Henrico secondo


Imperatore,