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52 | Delle Croniche di Trento |
la bramata vittoria, certo dell’eterna mercede. Cuore amici, animo compagni miei, non si hà per paura, o per atrocità de tormenti, à ribellare dal vero Dio; Mentre cosi Vigilio predicava, s’accese di tant’ardore, & spirito, che havrebbe intenerite & maravigliate le stesse Fiere. Non s’amoliscono però quelli duri, & ferigni petti, ne per l’efficace virtù del Predicatore, ne per valorosissime attioni del corpo: ma tutti ostinati, & pieni di colera gridano moia l’huomo, che violò la Deità di Saturno. Dunque l’impazzita turba infuriava con crudeli bestemie, & maleditioni, biasimando l’huomo forastiere. [A Vigilio vengono preparati tormenti.] Quanto più frà se consideravano la di lui audacia, maggiormente imperversavano, cosi avampati di colera, si lanciarono impetuosamente, secondo il fiero lor costume, & urlando à guisa che le strida, sembrava penetrassero le Stelle, dano di piglio à Saete, à Scaglioni, à Restelli, & à tutto ciò che li somministrava il lor mal nato furore, uscendo con gridi inauditi sopra il Santo. Diede quella natione in tal fatto, saggio d’esser avida, & sitibomnda di sangue humano, intrattabile, e cruda, che in modo veruno non s’ha mittigarsi, gettano dardi, vibrano saete, spargono sassi, aggiustano gli colpi; procurano ferire, & atterare quello ancora, che sopraviveva. [Vigilio vien lapidato.] Volano d’ogni parte le pietre, à guisa di dense nubi, pareva esser cascata dal Cielo selva piena di schegie, & pietre; havresti pensato tempesta di mattoni grossi, scendesse dalle nuvole; Quello credea haver fatta opera heroica, il quale fosse stato primiero à colpirlo nella bocca, e ne occhi, ah ah dicevano ho colpito l’huomo infame, l’huomo sacrilego, quel maledetto Christiano, lo beffavano, lo schernivano, & con raddoppiate piaghe lo privano di forze, al fine lo rendono affatto indebolito.
E opinione de molti, anzi de tutti gli habitatoti di quella Valle, esser stato S. Vigilio ucciso con Zocoli, ò Damerle, o come dicono in quel paese Cospi, usano tal sorte de calceamenti quella gente, tutti afferrati dalla parte inferiore de chiodi. Onde con ogni verissimile raggione, volendo metterci avanti gli occhi la memoria d’un tal martirio, & la nuova inventata sorte di dar morte, dipingono nelle Chiese, S. Vigilio, serrato da turba de Montanari, quali con Cospi percotono la bocca, & altre parti della testa del Santo. Quindi dotto da inditio si potente, da argumento tanto efficace, giudico non esser lontano dal vero, quanto stimano gli habitatori di quelle Valli, che S. Vigilio morisse rotto, & pesto con Cospi, ne per questo esservi in tanta moltitudine di gente mancati, chi prendesse & lanciasse sassi, & ogni altra sorte de dardi, & saette.