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50 | Delle Croniche di Trento |
so và à sboccare nel Pò. Dunque Vigilio si prepara à tal missione, o vogliam dire speditione, previde soprastargli gran fatiche, più sangue, & la morte stessa, quindi come s’havesse andar in battaglia prese seco Iuliano Prete, gli due suoi fratelli, Claudiano, & Magoriano, & altri Cittadini di gran integrità di vita, esponendogli tutti a si Santi pericoli.
Cosi munito, & fortificato di validi, & poderosi aiuti, contra il volere di tutta la Città, secondando la Divina inspiratione, partì à nobilitar con la sua morte la Valle di Rendena. [Vigilio drizza il camino verso Rendena.] Esce dalla Porta di San Lorenzo, à quel tempo chiamatata Bressana, la dove passa l’Adice, sopra cui hora è edificato un Ponte di mirabil artificio, con Travi assieme uniti, & appoggiati. Fù incontrato da molti nel viaggio, tutti s’offeriscono ad una tal battaglia, tutti si promettono la vittoria, per rendersi più costanti, & forti con Belzebù e Satanasso, contro quali s’haveva da combatere, s’armarono spiritualmente, si communicarono tutti, & riceverono per mano del Santo Pontefice il Santissimo Corpo di Christo, nostro Redentore, in cotal guisa di preparano alla battaglia, non confidati nelle proprie forze corporali, & armature militari, ma posta altresi la lor unica fiducia nelle forze, & armi che ci vengono dall’onnipotenza Divina, conoscevano chiaro esser di mestieri queste, poco poter giovar quelle. Gionti al luogo, ove s’haveva d’attaccar la guerra con l’infernal nemico, & suoi seguaci, dicono l’Historie, haver havuto Vigilio notitia dal Cielo, di quanto gli doveva succedere, & fatto in estasi haver vista la Divina gloria.
[Vigilio getta al basso la Statua di Saturno.] Era nella Campagna una statua di smisurata grandezza, fabricata artificiosamente in Bronzo, dedicata à Saturno, per commun consenso di tutta la Valle, à questa eran soliti sacrificare, seguendo quelli Popoli Alpini l’antico lor costume. Gli seguaci di S. Vigilio intrapresero un opera non men heroica, che sovra humana, & degna d’eterna memoria, con ogni lor forza conquassarono la Statua, & sottoponendo le spale la misero à terra, spianata che fù la Statua il Santo Pontefice come autore di si eggregio fatto, aiutato dalli Christiani, la sconciò con impeto, la fece in mille pezzi, e la gettò nella Sarca, per abbolire al tutto la memoria di quel Idolo: havuta si segnalata vittoria, & conseguito il suo principal intento: s’accorse S. Vigilio (il che però avanti d’eminente luogo haveva scoperto) che se gli andava preparando l’ultimo supplicio, determinò adottrinato dalla Divina Sapienza, sopportare con animo intrepido, quanto gli doveva occorrere, rendè infinite