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Libro Terzo. | 47 |
puotero quelle genti ciò portare in pacienza, Arabiavano perché vedevansi scacciati dalla Chiesa Christiana, perche non gli veniva un permesso il far in quella gli sacrificij, conforme il costume de suoi antichi, semper osservato sin à quel tempo, indi provocati a più bestial colera, spingonsi precipitosi, & à briglia sciolta nel centro della lor crudeltà, e sentendosi hoggimai privi di cuore per reggere alla sofferenza, non sano più in lungo differire la vendetta, si lasciano vincere dal rusticano furore. [Li Campioni di Capadocia vengon martirizati.] Pazzi assaliscono impatienti gli huomini Evangelici, il primo colto fù Sisinio fondatore della prima Chiesa in quella Valle, restò questi atterrato, venuto meno dalle ferite. Martirio il secondo, essendosi ritirato nell’horto fù preso, & con dardi li vene levata la vita, questo serviva all’officio d’avanti giorno, haveva l’ordine di lettore. Presero poi Alessandro, l’amazzarono nel luogo medemo, ove l’hebbero trovato. Gli loro corpi per ruppi, & nudi Monti coperti però, e felicemente bagnati con la sacra ruggiada del sangue di quei Santi Martiri furon finalmente tirati, & posti sopra un banco o sia travi, tolti dalla cima della Chiesa, con milla vituperij & bestemie abbruggiati. Cosa degna di grand’ammiratione che cotanto imperversissero contro di quelli, che posto havevano le loro vite per la commune salute. Le loro ossa son state conservate à posteri illese dalle fiame.
Quando havessi sapere m’estenderei più in esaltare l’opere di questi gloriosi Martiri, la bassezza del mio intelletto non lo permette, sarebbe temerità andar lodando quelle cose, quali non pon comprendersi da ingegno humano, e più lodevole passare con un devoto silentio quelli, la virtù de quali di già è stata autenticata, che mancare nel lodarle. Gli fatti heroichi tratatti con rozzo stille restano machiati, molte volte vengono oscurate le cose da se chiarissime & celebri dall’ignoranza de Scrittori. Rallegravansi baldanzosi quei Montagnari, imbratatti nel sangue de Santi Martiri pareva à loro d’haver fatto aquisto di ricchissime spoglie. La fama portò la nova à San Vigilio; se ne stava all’hora tutto ansioso d’ampliar la fede Catolica in altra Diocese, non risparmiando à fatica veruna, intese ivi esser seguita la sollevatione, & giornata attroce, esser restati morti frà crudelissimi tormenti gli huomini Capadoci, Sisinio, Martirio, & Alessandro mentre con ogni braura, & intrepidezza combatevano contra l’ostinate opinioni, & superstitiosi riti di quelli Vilani, finalmente esser stati abbruggiati. Egli di già, avanti gli pervenisse all’orecchie tal caso, haveva vi-