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Libro Secondo. 37

transcorso in Italia, & che poi quelli Monti habbino havuto il lor nome, contro l’opinione de quali giova assai à Tito Livio, & Tolomeo, la Geografia di Strabone, disse questo, il paese de Salassij, esser assai amplo, una Valle rotonda d’ambi le parti, una Campagna chiusa da Rupi, & gli suoi confini estendersi fino alle cime. Quelli che dalla parte dell’Italia sono sopra gli Monti, hanno una strada per la Valle sodetta, qual poi si parte in due, l’una porta per gli Penini, & cime de Monti, impossibile à Carri, & altri Giumenti, l’altra più longa assai, porta per gli Centroni, alle Alpi Greche, ne quali gli Centroni habitano, sopra gli Salassij, secondo Tolomeo, di modo che per la campagna de Salassij, dove si divide in due strade, stà aperto il passo all’una & l’altra parte. Appare dunque dalla lettura di Strabone essere diversi Monti, l’Alpi Penine, & Greche.

[Il Monte Penino esser diverso dalle Penine Alpi.] Sono etiandio altri, che dicono l’Alpi Penine essere quelle, quali Cesare chiamò altissime, questo noi vogliamo lasciare al giuditio de più periti. Con l’auttorità dunque de molti resta confutata l’opinione de quelli che volevano, Annibale havesse condotto il suo Esercito alla volta di Roma, per gli Monti Penini, si come rende testimonianza Strabone: (per epilogare quanto habbiamo detto) essendo la strada per il Penino, a quelli tempi impossibile per condure Cariaggi, & quasi tutta serata da nationi meze Thedesche, si anco, come vuole Celio, conducendo il Penino in Germania, & perche Tolomeo afferma il Penino start in vicinanza, & attacato al principio del Fiume Licio, si che dalla Rethia per li Penini si passa nelle Valli del Trentino; bisogna che per queste ragioni confessiamo non haver potuto Annibale condur per luoghi inacessibili, tanti Carri, Cavalli, & Elefanti. Ne pare verisimile che Annibale Soldato astutto, dal Rodano, superata la cima del Monte Adula, qual dell’occidente serra la Rethia, habbi senza raggionevol causa voluto torsi tanto fuori di strada dal suo diritto viaggio, con lontanarsi tanto dall’Italia, dove era il suo pensiero, e facendo cosi lunghe girate haver voluto penetrare nel Territorio Veronese, di dove ancora gli sarebbe stato necessario, fare mille giri, contrastare di più con diverse nationi, avanti fosse pervenuto per assalire gli Romani suo principale scopo.

E anco per altro capo manifesto, esser il Cartaginese venuto per gli Taurini ne luoghi oltra il Fiume Pò; Principiò non tantosto smontato dalle Alpi la prima Battaglia con Romani, nel Territorio Milanese, presso il Fiume Ticino, nel qual luogo il Con-