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Libro Secondo. | 35 |
Mare Ligurtico, cioè del Genoesato, per dove si passa alla Provincia Narbonense. Altre furon da Cesare & altri dette Lepontine, [Leopontie.] dalle quali prende la sua origine, il Fiume Reno, frà gli confini del Vescovato Sedurese, & quello di Coira, per usar nomi de nostri tempi. Gli Popoli Lepontini, secondo Tolomeo, habitano le Alpi Cottie, da qual si deve credere, haver l’Alpi sortito l’istesso nome. Non mancano Auttori anco, che affermano chiamarsi [Cotie.] quell’Alpi, Cottie, o dalli Populi Cottij, natione Genovese, quali poi furon detti Salasij, o pur dal Re Cottio, qual soggiogati gli Francesi, le accomodò con gran macchine, & le rese assai commode a viandanti, per queste si passa in luoghi vicini al Reno, sono hora chiamate gli Monti di S. Nicolò, & S. Gottardo.
[Alpi Greche.] Altre son chiamate Alpi Greche, da Hercule, qual primo superate le difficultà dell’Alpi, penetrò nell’Italia. E fama che per queste Cesare alli Confini delli Centroni, hoggi chiamati Tarantasij; conducesse il suo Esercito, nella Francia, non sono queste tanto difficili, & pericolose, come l’altre, che riguardano l’Italia. Vogliano altri queste esser le medeme, che chiamano Penine, l’opinione [Alpi penine.] de quali non piace ad altri, anzi pertinacemente l’impugnano, essendo le Penine quelle per cui passò Annibale, che sono diverse dalle Greche. Altre Alpi sono chiamate Rethie, sotto le quali [Alpi Rethie.] habitano gli Grisoni, non è dubbio esser quelle, che confinano col Territorio Trentino & Veronese, per le quali s’hà il passo per la Svevia, & Austria. Ritrovansi delle altre dette Alpi Giulie, di [Giulie Alpi.] queste ne fà mentione Tacito, v’è opinione che sijno le vicine alle Rethie, per dove dalla parte di Treviso, si và alla parte della Germania, per il Friolo; fermiamo alquanto il corso, per non parere vogliamo troppo minutamente trattare di questi Monti, purche s’intenda la diversità de Monti, ciò à noi e bastevole, e solo sarà bene aggiungere come sijno transitabili, conforme l’opinione de Auttori. In più luoghi han gli passi aperti.
[Passo delle Alpi.] Strabone fa mentione de quattro soli transiti dell’Alpi. Il primo per il Genovesato, vicino al mare Thireno. Il secondo per gli Taurini, per dove e fama passasse Annibale. Il terzo per gli Salasij. Il quarto per gli Grisoni, tutti difficili, & precipitosi. Viene gagliardamente disputato del passo de Penini, il che nel leggere più volte travaglia, quindi sia necessario intendere prima, quanto [Transito del Peno.] variamente si tratta di quello. Questa convenientia si trova frà scrittori, haver Annibale per gli Taurini, natione Genovese, vicina alla Francia, fatto passare il suo Esercito nell’Italia, ma per do-