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388 | Delle Croniche di Trento |
Sodisfatto oltre modo da quelli superbi apparati il Re, haveva determinato visitare alcuni Castelli del distretto Trentino, che erano (conforme la fama portava) di stanze, architetura, è propugnacoli fabricati con gravi spese, bellissimi, e tutti di razzi pomposamente adornati. Ma dovendo egli andare in altre Provincie, per tentar in quelle, quanto ottenuto haveva nella Dieta, fatta in Bolgiano, piegò l’animo altrove. [Partita del Re da Trento.] Perilche dovevasi rimovere, e terminare la Real sontuosità, essendo Sua Maestà per negotij publici altrove aspetatta. Mentre donque, il giorno seguente le nozze, felicemente celebrate si preparava il Re alla partenza, sapendo il Clesio niuna cosa essere più conforme il genio humano, che la liberalità, honorò con convenienti doni tutti gli Corteggiani, ciascuno conforme il proprio merito, e dignità. E per non esser tassato prodigo, e gli suoi doni senza consiglio, commisurò il suo potere, e si portò in modo, che la benignità corrispose alle facoltà.
Fece poscia la scielta, essaminando con ogni diligenza gli costumi, è meriti di ciascheduno, à quali doveva conferire il dono, in modo che niuno partì senza esser honorato, secondo il suo stato. Quindi amirarono tutti la benefica natura di quel liberalissimo Prelato. Avengache non si mostrò con minor affetto, & honore nella partenza, che nella venuta, ugualmente honorandogli tanto nella partenza, come nella lor venuta. Il Re tanto lauta, e sontuosamente tratatto dal suo Trentino, non cessava mai di lodarlo, & havendo egli superata ogni di lui credenza s’incaminò verso la Carintia, e pervenuto al Castello San Vitto, ivi celebrò una Provincial Dieta, per provedere alli soprastanti pericoli di guerra, per essersi sparsa fama, che gli Turchi contra gli patti di guerra, stabiliti con buona soldatesca havevano determinato entrare per la Dalmatia ne suoi Regni, e Provincie. [Pietro Vursio Nuncio Apostolico.] Non molto poi Pietro Vursio, Vescovo Aquense, Auditor di Rota, e Nuncio Apostolico, uno di quelli, che erano destinati in diverse parti della Christianità: per andar in Germania, arrivò in Trento, ove benignamente, e con ogni honore ricevuto dal Clesio, vi si trattenne tre giorni. [Vien dato parte al Trentino del Concilio.] E questo gli diede parte del Concilio Generale da cebrarsi in Mantova, cosa che fù dal Trentino con ogni allegrezza d’animo, e (come era il dovere) con ogni riverentia ricevuta, & approvata, giudicando di certo, quello essere l’unico rimedio per sollievo della Religion Christiana, che scorgeva da tante calamità attritta, & quasi oppressa.