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Libro Decimoterzo. 369

gati di molti Prencipi, & massime dell’Imperatore (che più delli altri ciò desiderava) da quali fù esposto in Concistoro di Roma di celebrarsi un Concilio generale, & ancorche altre volte s’havesse di ciò tratatto, e con grandi controversie de pareri disputato, non si veniva però mai a deliberatione di cosa alcuna Ma hora in una numerosa sessione de Cardinali, alla presenza di Paolo Terzo Sommo Pontefice, che in persona volse presedere con singolar premura, è desiderio di tutti fù questo particolare agitatto.

S’erano proposte due questioni in disputa, l’una se fosse bene celebrar il Concilio, l’altra qual luogo fosse più à proposito, supposto che s’havesse à celebrare, perche cose così importanti dovevano essere terminate con maturo consiglio. Si disputò molto acutamente, & con gran fervore. [Diversi pareri circa l'ordinare un congresso Sinodale.] Rengarono ornatamente molti soggetti sapientissimi di quel Collegio, quali facendo pomposa mostra della lor eloquenza, e saggio dire, movevano gli affetti da ambi le parti, quindi nata contesa, diverse erano le volontà, si che appariva molto dubbioso l’esito della deliberatione.

In questo punto quando molti d’ambe le parti s’eran posti in ordine, in guisa di ben instrute squadre alla battaglia, il Clesio, che più volte in altre occorenze nelle Diete della Germania haveva con ogni ardore eggregiamente confuttata l’heresia Luterana, sapendo quanto vigore prenderebbono gli contrarij, contro la Catolica Religione, differendosi più in lungo il Concilio, tanto tempo avanti bramato. [Il Trentino, con efficaci ragioni persuade doversi tenere il Concilio.] Con gran fervore di spirito comminciò à trattare la causa, & con molte, & efficacissime raggioni, brevemente dimostrò esser utile alla Christiana Republica, & quasi necessario Celebrarsi il Concilio, più commodamente in Mantova, che in altro luogo, ove anco à tempi passati, sembrando di naufragare l’interessi della Romana Chiesa, d’altri Sommi Pontefici furono Concilij celebrati. Et essagerando con gran sentimento, e severità contra quelli, che poco prima havevano appostatato, teneva attenti oltre modo gli animi delli Auditori, e finalmente gli piegò à suo volere. Ne ciò fù maraviglia, perche discorse di cose spettanti alla pietà, & alla Religione di Dio Immortale, & utile all’auditorio, di modo, che hor confutando, hor confirmando, ridusse à fine il suo raggionamento.

Quindi sentite, & esaminate con ogni maturità le cose, dette tanto dalli altri, come dal medemo Clesio, qual temeva che la Chiesa flutuasse, per la fatione Heretica, concorsero ne’ pareri tutti gli Cardinali, & s’accordarono.