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362 Delle Croniche di Trento


[Il Trentino, ritornato alla Patria.] A pena haveva salutata l’entrata, che conobbe doversi accingere, à nuovo viaggio, non mai potendo essere quell’heroe senza cariche, e publici affari. Soleva perciò sovente dire, quello, che da Stoici fù laciato scritto, che gli huomini son generati per servitio delli huomini, acciò frà di loro vincendevolmente si prestazzero agiuto. Gionse nuova in quelli medemi giorni, che Clemente Settimo, Sommo Pontefice giaceva aggravato d’infirmità mortale, compiaquesi perciò il Re mandar il Trentino, & con lui Matheo, Cardinal di Salzburgh.

Si partirono di Trento à passo lento, si che à pena facevano quindici millia in una giornata, aspettando in viaggio nuova del Sommo Pontefice, gionsero in cotal guisa à Ferrara, ove dimorarono due giorni, e mentre pensavano al ritorno, non intendendo dalla Città cosa alcuna, furono in quel punto avisati da Alfonso Duca di Ferrara, che per cosa certa il Papa gli 25. Novembre haveva reso lo spirito al suo Creatore.

[Il Trentino trasferito in Roma.] A questo nuncio gli Cardinali, à buon corso per la Marea d’Ancona, si portarono in Roma.

Doppo l’esser stato il Pontefice con funebre pompa sepolto, Celebrata la Messa, & conforme il santo, & antico costume implorata la Divina assistenza, gli Cardinali, che molti per tal effetto erano venuti à Roma, entrarono l’anno 1534. gli 11. d’Ottobre in Conclave. [Paulo 3. creato Pontefice.] Stavano tutti con gran timore, che (come suol avenire) dalle fationi non nascessero discensioni in danno della Religione Christiana, ma Iddio lodato, per opera, e diligenza delli due sudetti Cardinali, quali havevano fermamente determinato impiegar ogni lor spirito, à pro della commun salute, seguì Papa Paulo Terzo, d’unanime consenso de tutti gli Cardinali. Fù cosa miracolosa, che si terminassero con tanta facilità cose cotanto difficili, & di tanta conseguenza, in si poco tempo, in collegio tanto numeroso, avengache mai per l’adietro concorsero tanti Cardinali, massime di Francia per la creatione del Papa. Due soli giorni si spesero per conchiuder di alto negotio, in Conclave.

Fata fuori dell’espetatione d’ogni uno prospera, felicemente, è come (cosi piamente fù creduto) richiedeva il ben publico della Religion Christiana, l’elettione del Sommo Pontefice. Il Cardinale Clesio, con il Salisburghense, superato l’Appenino, per Toscana ritornò à Trento, over per alcuni giorni si diede al governo delle cose domestiche. Ma sollecitato con assidue lettere dall’Im-