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Libro Duodecimo. 329

stello Episcopale, molto sontuose, è con festa, fù questo tempo concesso tutto à sollevar, & allegrare gli animi, non si trattavano, non si rappresentavano, ne si facevano, che cose di giocondità, è gioia, tutto era festa. Mentre il Clesio si pensava d’haver terminate le sue publiche occupationi, hebbe aviso, convenirgli senza alcuna dimora andar à Bologna.

Era all’hora con grande, e formidabile armata gionto di Spagna in Italia, Carlo Re de Romani, è di già arrivato à Bologna, per ivi, conforme fù appuntato, esser coronato Imperatore. Per tal effetto Papa Clemente VII. con molti Cardinali s’era partito di Roma, è portato alla sudetta Città nello stesso tempo, che il Sulthano haveva invasa l’Ongaria. Gareggiavano in si solenne congresso frà di loro gli Prencipi di diverse nationi in far vanto delle lor grandezze.

[Il Trentino, per il Re, si parte p. Bologna.] Dovendo dunque il Clesio partire Ambasciatore per il Re Ferdinando, al Pontefice, e Cesare, fece la scielta d’alcune persone nobili nel proprio Vescovato, e principalmente nella Contea del Tirolo, qual s’haveva con frequenti favori obligata.

Questi comparvero tutti con quelli ornamenti, che ogn’uno può giudicare convevevoli in contingenza tale. Ciascuno fù instrutto con ogni magnificenza. Erano di nascita illustre, tutti Cavaglieri, guarniti di Colane d’oro superbissime, e in che pose ogni diligenza, segnalati nel trattar publici negotij, non conoscendo in questo alcun superiore.

L’insegne di costoro furon poi nel Palazzo, fabricato contiguo al Castello Episcopale, con lungo ordine dipinte. Volse in tal guisa restasse à perpetua memoria de posteri quella sua speditione d’Ambasciatore à Bologna, assieme col nobil seguito, e superbo di lei apparato. Di questi alcuni di già havevan dati segni non oscuri della lor peritia, è valore nel maneggio dell’armi, e quanto di loro ciascuno si poteva promettere. Altri versatissimi nelle lettere, havevan già conseguito il nome di assoluta Dottrina, ò (ch’è l’istesso) di Licentiato.

[Huomini dottissimi nella Germania.] Si ritrovano nella Germania molti soggetti di gran lettere, e di purgatissimo giudicio, da questi uscirono poi ben frequenti chiarissimi, è profondissimi volumi, di diverse materie ripieni, di modo che questi Heroi s’aquistarono appresso gli mortali gloria immortale, chi nel far beneficij, quali nel scrivere, chi con la spada, & chi con la penna.

In mezzo d’essi eminente il Trentino discese dalle Alpi, è per la