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DELLE CRONICHE
DI TRENTO.
DI GIANO PIRRO PINCIO.
LIBRO DUODECIMO.
Dedicate all’Illustrissimo Signor Aliprando Clesio.
On solamente in quei calamitosi tempi si ferno sentire, nel distretto di Trento, le tumultuose solevationi, ma anco altrove constrinsero sudar altre nationi, ne solo rendeva infausta maraviglia la cruda sorte de i Trentini. Ma entiamdio empiva di stupore il sinistro destino d’altri popoli quali vivevano paurosi in gran gelosia, perche da civil odio trasportati, l’un l’altro si perseguitavano, e s’amazzavano senza riguardo, via più fieramente imperversando contro Dio, & gli huomini. Avenne altrove quello, che mai si sentì, ne occorse in altre parti, posciache furon contaminati, rotti, & funestati matrimonij di gran Prencipi di Corona.
Furon commessi in diverse parti del Mondo infiniti, solenissimi, e nefandissimi stupri, sacrilegij, seditioni, rapine, seguirono mutationi de Stati, destruttioni, strage de popoli, rovine di Città, & altri innumerabili mali. Frà questi il più pernicioso fù (à mio pensiero) che crescendo la perfidia della Scola Lutherana, crescono di giorno in giorno maggiormente le forze delli Heretici, e quelli monstruosi Serpi, e perniciosissime Hidre esalano contra Christiani più mortiferi veneni, è tanto si è hormai diffusa quella maledetta setta, che sino ne confini dell’Italia hà infetta-