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Libro Undecimo. | 307 |
tanto, ad esempio de posteri, & per reprimer la temerità della plebe esequito, per ordine espresso di Ferdinando.
Molti però, che dovevano esser decapitati, o con altra più cruda sorte di morte estinti, furon à gratia, e contemplatione del buon Prelato lasciati liberi. Pose anco con suoi sani consegli, e persuasioni ripiego, e ritengo à molte invasioni, & altri mali, che sarebbono occorsi, che per esser stati provisti scaricarono altrove, ò almeno non apportarono tanto danno.
[Speditione contro i Nonesi.] Spediti questi negotij si prepararono, contradicendo il Vescovo, per la marchiata nelle Valle di Non, con cui haveva confederato, e conspirato la Val di Sole. Determinarono assalirla da due parti, andarono per una il Lodrone, Castel’Alto, è Britempoch, con le loro truppe, presero questi la strada per Terlago, Traversaro, Faro, Colorno (tali son gli nomi delle Ville di quei Monti) penetrando sino à Spor, Castel primiero della Valle, il lor intento era, da quel lato mettere in terrore quei populi.
Dall’altra parte furon spediti con 1500. pedoni Tomaso Frunspergo, Gerardo Conte d’Arco, Sigismondo Brandeser, è Francesco Preisacharo, Capitanio di Roveretto, questi, passato l’Adice, alla Nave, di quà di Castel Mezzo, s’inviorno verso la Valle.
Gli Nonesi consosciuti gli lor fini, e quanto pretendevano quelli Capitani Clesiani, mandarono incotamente gente, che preocupasse il Castel della Rocchetta, e chiudesse quel passo, per impedirgli dal primo ingresso nella Valle; e haverebbon ciò conseguito, quando fossero stati uniti, il lor intento, perche non così facilmente i detti Capitani havrebbon potuto superar quel passo; mà erano i Nonesi frà di loro divisi, e seguivano diversi affetti, havevano alcuni, conforme il lor dovuto, giurato à favore del lor Prencipe di mantenersegli fedeli, gli altri stavan ostinati di combattere, & vederne un fine.
Mentre così consumavano il tempo in contese. Gli Clesiani, superato quel stretto passo, entrarono à furia, è con impeto nella Valle, nel primo assalto sorpresi gli primi, poi s’impadronirono del Castel Revò, ivi ferno publici editti, che tutti gli Seditiosi, che presero l’armi contra la Chiesa Trentina, comparissero nel detto luogo, il giorno medemo. Frà tanto il Lodrone, Castel’Alto, e Bretempoch, che dall’altro lato stringevano gli Nonesi, sforzarono gli Villani di Spor, & Castel Ruina in mano loro giurare.
Essendo comparsi, conforme fù proclamato, il determinato