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Libro Undecimo. 303

cipe, come anco non era da fidarsi della turba rusticana, poco avanti da Cittadini fugata, è dispersa, è sempre ne suoi propositi incostante, è vana. Quali se per aventura fossero stati di nuovo con qualche colore, benche salso rincorrati, sempre piegarebbono là, ove dal favore della lusingante fortuna fossero invitati. Gli huomini Rusticani, che dall’impeto, non dalla raggione si lasciano condure à maneggiare gli loro interessi, resi dalli successi men prosperi più crudeli, ben spesso arabbiati, & più dell’ordinario vampanti di sdegno, con cui alle volte maggiormente s’accrescono gl’intelletti, s’invigoriscono le forze: prendono maggior corraggio, è lena.

Era parimente da dubitare, che quelli dalla cose passate à lor costo instrutti, proseguissero l’impresa con più maturo consiglio. Soministrano le cose ingegno anco alle stesse bestie. Si sarebbe in cotal guisa maggiormente essacerbata la publica piaga, gl’interessi della Città havrebbon pericolato. Non si partirebbono avanti havessero presa à forza la Città, atterrati, è destrutti gli Tempij, non abbandonarebbono l’impresa, manco deponerebbono l’armi, sin ad haver recuperata la perduta reputatione, & conseguito il lor intento. E massime vedendosi privi d’ogni aiuto, mancanti d’ogni ricovero, si sarebbon portati come disperati. La miseria non conosce pericoli, non riconosce gl’Imperij humani, sprezza gli stessi Dij. Non resta à miseri, che la sol vita da perdere, & per non viver, mentre ancor questa poco stimano, non poco in lungo la potrebbono sfortuna condurre. Non si può da questi tali aspettar, che cose crudeli è disperate. Più si devono temere, chi da ogni speranza son abbatutti, che quelli, che hanno gli supremi dominij de potentissimi, e superbi Imperij.

[Pedoni Alemani.] Per tanto, per ordine di Ferdinando Arciduca d’Austria, fatte le cernide, furon conscritti mille, è cinquecento pedoni Alemani, de quali fece Capitano Tomaso Frunspergo, à cui aggiunse Commissario Sigismondo Bandesero.

Frà tanto Gerardo Conte d’Arco, Lodovico di Lodrone, Francesco Castel’Alto, Carlo Trapp, e Francesco Preisacharo, Capitano di Roveredo, specialmente à questo negotio destinati) con trè compagnie de Fanteria, andarono à Nomi, Castel nuovo, Castel Corno, & molti altri luoghi di là del Fiume Adice, constrinsero molti Contadini, colti all’improviso à nuovo giuramento di fedeltà, sforzandogli in oltre ad abbracciare, & osservare quanto fù determinato nell’ultima Dieta, tenuta in Insprugh.