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286 | Delle Croniche di Trento |
più commun pensiero, per trattar con suoi Contadini di cose private. Conosciuta da alcuni de suoi amici questa sua precipitosa determinatione, s’affaticarono distorlo da si imminente pericolo, e rimoverlo da si malagevole viaggio; non trascurarono raggioni per disuaderlo da si evidente precipitio, tutto al vento, volle con alcuni suoi domestici, andare ove il fatal destino lo portava, giunse à Nomi, luogo di la dall’Adige, lontano da Trento, circa otto miglia, situato alla riva del medemo Fiume, di sua propria giurisditione, che come feudo della sua famiglia da suoi antenati l’haveva hereditato.
[Pietro Busio fà un ragionamento ai Contadini.] Subito commandò venissero alla di lui presenza gli soprastanti del luogo, il primo raggionamento piegò nel voler sapere come, & per qual causa si fossero indotti à si infami partiti, si comminciò à trattare, è far mentione di quelli, che havevano ribellato, è conspirato contro il proprio Prencipe, disse doversi costoro con ogni raggione repudiare, e castigare, havendo usato forza, e violenza alla Patria, perseguitata hostilmente con l’armi la Città, & Chiesa Trentina, nella quale più volte ricovrati havevano salvati gli figlioli, le mogli, se stessi, & quanto havevano contro le forze, ed impeto de Venetiani, Svizzeri, & altre hostili nationi, quali in diversi tempi con Esercito nemico invasero il stato di Trento, non saper egli ove sijno dalla lor pazzia transportati, si sarebbon senza dubio à lor costo pentiti, havrebbon al sicuro sostenute le dovute pene di ribellione, quando non si risolvessero quanto prima, abbandonate l’armi, far ricorso, e chieder perdono dal Clementissimo lor Prencipe.
Avisò dunque, & suase gli suoi Contadini, acciò fossero aveduti, & guardassero bene à non lasciarsi subornare, e condure in manifesti pericoli dalli altri congiurati, che ben conosceva gli lor animi essere sempre stati di lui amici, & inclinati alla sua persona, però risolvino hora, & perseverino in modo, che mai si possi dire, che quelli di Nomi sijno stati ribelli alli lor superiori, è contrarij alla Chiesa di Trento.
Si persuadeva, è credeva il Busio poter facilmente ritirare dalle lor pazze deteminationi quelle genti rozze, nate fra le Selve, e Boschi, è placare con civil persuatione quelli animi de civili costumi nemichi. Mentre così parlava s’accorse, che anche essi eran del corpo de congiurati, perilche mutò à bella posta il raggionamento, d’indi comminciò à parlare di cose private, acciò dalla memoria dell’armi maggiormente non s’irritasse quelli à lui vacil-