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284 | Delle Croniche di Trento |
tutto consimil gabelle. Fù stabilito parimente, non doversi far contra quelli per l’innanzi, alcuna pregiuditial novità. Determinarono in oltre, che quelli che s’erano per la ribellione sciolti dal giuramento pristino, restassero obligati à prestarne nuovo di fedeltà. [I Contadini vengon chiamati al giuramento.] Per por in essecutione cotesti Statuti, elessero alcuni huomini nobili, quali chamano Commissarij, acciò constringessero tanti capi, quanti membri, all’osservanza di quelli. Non volsero però se la passassero senza castigo quelli, che havevano sollicitati gli animi della moltitudine à seditioni, & ribellioni, contra la vita delli primati, stando che questi tali si devono reputare, & connumerare frà gli traditori, & condannare rei d’eccesso di Maestà lesa.
La pena di quelli che fossero capitati nelle forze della giustitia, la testa, delli altri, fugiti fuori de confini, il bando. E tassarono le pene sudette, acciò gli altri resi più temerarij, è petulanti non s’animassero ad eccessi maggiori. Giudicorno con tal consiglio, è remedio, che gli Contadini, agiustate le controversie, come rinovata l’antica corrispondenza, ed amicitia, si sarebbon quietati per non mai più sollevarsi.
Vedendo gli Villani fuori d’ogni lor espetatione, essersi nella Dieta determinate le sodette cose, non lo potevano portar in patienza. Gli Prencipi di nuovo maggiormente comminciarono à temere. Perche vedendosi quall’insolente plebe sempre procliva alle cose peggiori, negate le inique, e disorbitanti dimande, che havevano con ogni temerità fatte à Ferdinando, via più si commosse, e s’infiamò di rabbia, è però speravano conseguir con l’armi, quanto non havevano potuto ottener con preghiere.
Frà tanto gli Commissarij andarono ciascuno, conforme fù, accordato, alle lor Provincie. Gio: Giovanni Giovanni Gaudentio Madruzzo in Val Sugana, Levego, & Pergine (tutti Castelli à quali, per nuovamente constringere quei popoli al giuramento fù destinato, ancorche s’impiegasse, & ponesse ogni sapere, è forza per indurre gli Contadini al preteso intento.) Se ne ritornò senza alcuna conclusione. Francesco Castel Alto si portò nelle Valli di Non, & Sole, ove haveva la sua commissione. Convocò quelle genti; mà solamente però parte della Pieve d’Ossana, S. Zeno, Sarnonico, tutti quelli della Pieve di Cles, e Deno quali giurarono volontariamente, gli altri del volgo delle sodette Valli repugnarono, anzi sgridavano per cosa iniqua, e contra ogni raggione l’esser nuovamente costretti à giurare.