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282 | Delle Croniche di Trento |
far ritorno alla Città, e sodisfare alli desiderij, e preghi di quella. Che gli Trentini fedelmente l’haverebbon obedito, ne mai haverebbono mancato mostrar la lor fedeltà, tanto verso di lui, quanto verso la Chiesa, in qual si voglia pericolo.
Andando à Riva, nel viaggio intesero come il Prencipe s’era d’indi partito per Castel Stenego, è che compreso il desiderio de Cittadini, per la medessima strada haveva pensiero ritornare à Trento.
Dunque lasciati dal bon Prelato in Riva, chi solecitassero le cose da lui ordinate piegato dalle preghiere se ne tornò alla Città. Visto il lor Prencipe parve, che Trento ricevesse spirito, & respirasse alquanto, & quelli che poco avanti desideravano, e fomentavano novità alla presenza del Prencipe, lasciorno l’armi, e da certa dal riverenza commossi comminciarono con animo hostile haver in odio gli Contadini.
All’hora si trattò delli aggravij delle Ville, providero, e conchiusero conforme il maggior bene, ed utilità di tutti.
In questo mentre s’intese che d’alcuni huomini seditiosi, Nonesi, (à quali, per esser divenuti traditori, e nemici, assai piacea il turbulonete stato delle provisioni, e governi,) s’erano fatti consegli, è congiure contra il lor Prencipe di Trento. [Legati di Vale di Non à Ferdinando contro il Vescovo.] Conclusero questi per scacciarlo dal Prencipato, con di lui sommo vituperio, non tralasciar qual si voglia malvagità, pensarono mandar chi à nome del publico l’accusassero appresso Ferdinando Arciduca d’Austria, quali doppò infiniti lamenti, e querelle lo pregarono, e scongiurarono volesse esser in aiuto, & soccorrere à se, è a tutti gli popoli della Valle, di cui ordine falsamente dicevano esser ricorsi alla di lui clemenza.
Ferdinando Prencipe sapientissimo, à cui molto bene era nota la natura del volgo, acciò non facesse cosa, dalla quale poi potesse essere stimato inconsiderato, destinò Battista Peloro, all’hora Vicario in Bolgiano, huomo prudente, & altri Commissarij alli Nonesi, acciò dimandassero, & facessero diligenti inquisitioni, come passassero quelli interessi: questi havuta essatissima informatione della mente di quelle genti, scoperta la trama, referirono esser falso, quanto fù supplicato contro gli Trentini, tutto esser inganno, tutto cosa inventata dal consiglio d’huomini malvagi, e perversi. Il che per farlo più apertamente vedere, gli Nonesi mandaro alcuni deputati al Vesc. pregandolo revocare, & anullare le cose supplicate, falsamente à nome di tutta la Valle d’alcuni de loro paesani