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Libro Undecimo. 275

rumpevano in parole seditiose. Dicevano che solo quelli potevano viver alla grande, à quali dal Prencipe fossero concessi magistrati, e gratie, che con troppo orgoglio, e licenza spianate, e distrutte l’altrui raggioni commandavano, che senza riguardo della lor innocenza perseguitavano gli buoni, à tale che ben era manifesto, e chiaro à tutti, che la lor immoderata libertà era à costo dell’altrui servitù. Da questi che nella Città sono più potenti, gli miserabili Contadini, per le cui fatiche sono mantenute le Città, carichi di debbiti, vengono stranamente in preggione strascinati, & quello che trapassa ogni crudeltà, se alcuni buoni Cittadini vogliono prendere la lor diffesa, & patrocinare gli antichi fittalini delli Poderi, ò Masi, son perseguitati al sangue, scacciati come malfattori dal lor cospetto, & privati per sempre di qual si voglia officio:

Gli Avvocati da Dio destinati à continue fatiche, per diffendere gli buoni, & à prò delli miseri, alla giornata favoriscono le sole cause dei ricchi, e stano in quelli giudicij per il solo guadagno, contra quella si giusta antica legge, che niun Avocato ricevesse danaro, ò verun altro per havere orata la causa d’alcuno, e havendone ricevuto lo dovesse restituire. Il danaro accieca ogn’uno. Il solo ricco hà gli supremi dominij nelle Città.

Gli Nodari, che anco agitano le cause, ministri dell’iniquità, feriscono più crudelmente con la lor disarmata penna, che non fano gli Tedeschi con ferate haste. Quelli solo commandano, che hanno potenza, che senza esser tassati puono usarci crudeltadi, e torti, à lor capricio, che pono amministrar giustitia, & ingiustitia alli altri, quali per esser poveri sono scacciati dalli palaggi, è tolta ogni speranza di gratia, non si trova per loro luogo di officio, ò beneficio.

Non si devono più comportare simil razza di gente, si deve destruger, ò con crudi urtoni scacciare fuori della Città.

Havevano in odio il Prencipe, come Vescovo, è huomo Ecclesiastico, lo riverivano come Bernardo Clesio, huomo da bene, che facea od ogn’uno beneficij. Era (dicevano) necessario far ogni sforzo acciò la Città si reggessero col commun consiglio, lodavano sopra modo il stato plebeo, à qual si voglia altra preferivono la popular amministratione. Devonsi (asserivano) in ogni maniera scacciar dalle proprie sedi gli Prencipi, & abbassar l’alti cimieri de primati. Gli Cittadini, hora esclusi da publici officij, & amministrationi della Città, à lor piacere governarono la Republica.