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Libro Decimo. 267

ed opportuna l’occasione d’effetuare, il suo intento; non ricusò la battaglia.

All’incontro gli Lutherani per molti prosperi passati successi gonfij, di numero assai superiori, inferiori però di valore, e peritia di combatere, senza ordinanza venero al fatto d’arme.

[Villani in molti fatti d’arme sconfitti] All’hora Giorgio senza vantaggio di sito, spiegate l’insegne, s’azzufò col nemico, poco nella militia esperto, con gran bravura ponendolo alle strette, & quelli, perche non havevano per anco appreso la costanza militare, cedendo al primo assalto, restarono scompigliati, sparsi, & posti in fuga, e la maggior parte in Campagna estinti, facendogli in questa guisa vedere cosa fusse l’haver seguito un temerario, & empio Conduttiere.

Non si perse però d’animo per tanta stragge, e danni anzi si riunì di nuovo il poco residuo alla (battaglia, di modo che fù più volte, & in più luoghi Giorgio provocato à nuove giornate) venendo con buona ordinanza alle mani, qual sempre prosperato dalla fortuna ne riportò in tutte, gloriosa vittoria, di modo che in breve sminuì il volgo de Villani, & generosamente instando, e combatendo però con molto travaglio, & pericolo, finalmente gli distrusse.

Havute si memorabili, e gloriosissime vittorie, fù stimato valorosissimo Capitano, per haver terminate guerre pestilentiali, e liberata la Patria da mille sciagure. E in poco tempo reso lo spirito alla Germania tutta.

Si seppe poi per cosa certa, che in quelle giornate, in diversi luoghi, massime in Svevia, nel Contado di Teneto, Alsatia, nei confini di Lorena (quali nomi s’usano à nostri tempi) mancarono in battaglie diverse, più di cento milla Rustici.

Parimente nel medemo tempo il Duca di Lorena (qual anche fece opere eggregie contra i Contadini, sollevati nelle sue contrade) mandò due suoi fratelli, l’uno de quali era Cardinale, à Ferdinando Arciduca d’Austria, qual per la medema causa dal Concilio di Norimberga s’era condotto in Hisprugh, per consultare con maggior commodità, & quiete gli interessi contro i Villani.


Il fine del Decimo Libro.