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Libro Decimo. | 257 |
pirsi egli della lor simplicità, à credere, che il Papa si potesse arrogare quello, che solo convien à Dio, non è (diceva) il Pontefice di tanta auttorità, e huomo non è Dio. Mentre così persuadeva era portato da tanto ardore, proferiva con tanta vehemenza le parole quel vergognoso predicante (non volendo manifestare haver Christo lasciata nella sua Chiesa una tal auttorità) che non solo rimosse, scosse, ma del tutto svelse le Santissime leggi della Romana Chiesa, indusse quelle genti di lor natura proclive, all’heresie, sturbandoli totalmente dal vero culto Divino. Da si piciola favila crebbero col tempo incendij cotanto dillatati, che poco à poco van consummando, & abbruggiando gl’animi de mortali, da questo solo principio hebbero la sua origine ogni male, tutte le presenti turbolenze. Quindi Luthero huomo temerario, scielto un gran numero d’uomini perversi, entrò in battaglia con la Romana Chiesa, diede anco occasione, & animo ad altri di troppo presumere contro la Catolica Fede, & vennero à tanta pazzia, che più non si faceva da loro alcuna stima di Christo.
[Sollevatione de Contadini in Germania.] Sotto questo tempo fù fatta horribile sollevatione da Villani, quali da Monti, & Campagne, infiammati, & tutti ripieni di sdegno, & furore contro gli loro Prencipi, scorsero depredando quasi tutta la Germania, quindi poi fù chiamata la guerra, ò per dir meglio il tumulto de Villani.
Dunque secondo la commune fama gli Sassoni furon gli primi, che diedero nel proprio seno ricetto, & fomentarono l’impietà Luterana, indi poi scaturì nel popolo tutto quel contagioso male, la causa di questo tumulto vien diversamente racontata.
[Causa del tumulto.] Havevano gli stolti, & rozzi Villani sentito dalla fation Luterana, che molti soprastanti delle Chiese eransi ingrassati con beneficij di grandissime entrate, e che però dovevano esser deposti, e resi uguali à poveri: che non al Pontefice Romano, ma al popolo s’apparteneva l’instituir à lor piacere i Sacerdoti: Non fù difficile dar consimili menzogne ad intendere à quelli rozzi intelletti, certi, che se succedesse qualche nuovo tumulto, haverebbono potuto arrichirsi delle facoltà de Vescovi, & altri Cittadini, & che fatti più ricchi sarebbe à loro stato agevole il dominare, & ancor essi soggiogare l’altri Prencipi. La ruota della fortuna star in continuo, & perpetuo giro. Altri naranno in altra guisa questo fatto.
Dicono esser in Germania antico costume, come anco in altri molti luoghi, pagare per quelli Villaggi dalli Agricoltori delle