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Libro Decimo. | 251 |
ogni modo non saper cosa alcuna, ne mai haver appreso veruna, disciplina fuori, che una stilla cioè di rendersi à tutti grato, & conciliarsi l’amore di chi seco famigliarmente pratica.
[Il Trentino designato Oratore nell’Austria.] Per le sudette sue prerogative fù destinato Oratore in Austria, perche con Andrea Burgo da Cremona, accompagnasse le Regine alli Rè loro mariti.
[Il Re di Francia preso.] Licentiato, che ebbe Carlo la Dieta Burmaciense, ritornò in Fiandra, per condursi poi in Spagna, ove haveva inteso eccitarsi tumulti, & sollevationi, nel medemo punto scorgeva, che di Francia era per passar guerra nell’Italia, dove finalmente il Re Francese mentre con poderoso Esercito stava all’Assedio di Pavia dall’invitissimo Esercito di Carlo, al qual anco in aiuto fù mandato quello di Ferdinando, fatto prigione, venne in potere di Carlo l’anno 1525 il giorno di S. Mathia.
Dovendo il Trentino esequire la commissione, & prepararsi per il viaggio verso Austria, prese le ultime raccomandationi, & complimenti per gli Re, e Reine, à quali era mandato. Ne vi pensasti, che havesse havute le sole pubbliche cariche, da noi qui espresse, ma fù sforzato far altri lunghi, & difficili viaggi, de quali noi non faciamo alcuna mentione. Dal primo giorno delle sue speditioni mai hebbe per molti anni una minima requie, sopportò tutto il corso del suo Pontificato con animo indefesso gravissime fatiche.
[Maria moglie di Lovovico Re d'Ongaria.] Condusse dunque Maria sorella di Carlo, & Ferdinando à Lodovico Re d’Ongaria, à cui fù datta in Matrimonio, guarnita di oro, & instimabili pietre pretiose, non con minor sua spesa, che fatica, fino in Amburgo, Castello dell’Austria inferiore, così da loro chiamato. [Anna moglie di Ferdinando.] Indi menò Anna sorella del prefatto Re à Ferdinando, all’hora Arciduca d’Austria, & Prencipe di Spagna, col qual s’era maritata, fino à Linzo Castello dell’Austria superiore, situato alla riva del Danubio. In questa Ambasciaria fù conosciuto per Prencipe di gran portata, quel Sole di virtù, non puote trattenere gli proprij raggi, fù scoperto non meno sapiente, che magnifico, si conciliò in modo la benevolenza delle Regine, con quel suo modesto ingegno, e moderato modo di procedere, à qual si voglia cosa habile, che più tosto da quelle era riverito, che amato. [Il Trentino Prencipe generoso.] Se curiosi volesti sapere, quanto egli spendesse in quella speditione, acciò la carica esercitata d’Ambasciatore per le Maestà de due Regi non fusse suspetta in qualche tarlo d’Avaritia; vi dovete ridur à memoria, che il Trentino nato d’alta: e gene-