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240 | Delle Croniche di Trento |
non volete mancar à voi medemi. Qual causa vi può mai spingere à piegare in favore del Francese, qual raggione può muovere l’alto vostro giuditio per elegger quel antico vostro nemico, niuna in vero, ben si n’havete molte, che vi passono da tal pensiero, quando tale mai l’havesti appreso, rimovere, & separare dalla di lui amicitia. Considerate un poco le cose successe gli anni passati; e scorgerete con quall’animo vi dobbiate portare verso quella gente, qual la stessa natura ve la fece nemica, la separò dalla vostra natione, & acciò non si trasferissero à voi, appose il voraginoso Rheno, che dalle alte cime dell’Alpi và continuato à cadere nell’Oceano, & permetterete vi sij superiore, vi sij padrone, & Imperatore, uno di quella natione, non lo permetete se Dio ci aiuti, non fatte un tal pregiuditio alla vostra patria, non acconsentite in maniera alcuna, che quelli, che esercitarono sempre l’antiche inimicitie con Germani, habbin hora d’essere loro Prencipi, che quelli, i quali sempre combaterono per soverchiarvi, habbino ad essere à voi superiori, e che hora volontariamente l’habbiate da cedere il proprio luogo, con rendervi non solo inferiori, ma vassali, suditi, & schiavi? comportarete cotal ignominia, vituperio si infame, che gli vostri nemici capitali tenghino in casa vostra il scetro? quelli, che emuli, & invidiosi della vostra dignità, superati dalli nostri antichi in battaglia longi furono scacciati fuori de suoi confini, di modo che quel termine rimanente, cioè la Riviera di quà del Rheno, che già fù de Francesi hora appartiene alla Germania.
Raccordatevi quanto habbin fatto à nostri tempi contra la vostra Patria. E per non esser sforzato far la naratione con gran prolissità di successo in successo, qual ingiuria non han tentata gli Francesi con gli nostri Imperatori, quai popoli, quai Prencipi non han sollicitati alla rebellione? per disturbar gli nostri Capitani, & Duchi dalle lor importante marchiate. Comportarete questo Francese resti adobbato, & ornato delle insegne dell’Impero? quello che sempre procurò transportar da voi in Francia le porpore Imperiali, dichiarerete uno di quella natione, Re de’ Romani, qual sempre contrastò tenne in guerra, & infestò tutti quelli che voi, & gli vostri antichi dichiararono Imperatori? Chiamarete colui Imperatore, qual acciò gli nostri non commandassero, & havessero il supremo maneggio tante volte spiegate l’insegne vene à sanguinose giornate con essi loro? quello, che tante siate passate l’Alpi hostilmente entrò nell’Italia, che sotto la vostra protettione se ne viveva sicura? quello che prese à forza opulente Città à voi confederate, & tributarie, e si malamente le trattò, questo assumerete alla dignità Imperiale? che tante volte condusse all’ultimo periodo la vostra dignità, & la salute de vostri amici? Non dovete lasciarvi cader di mente, essere gli genij Francesi indomiti, essere necessario sminuire,