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Libro Ottavo. 221

& confusioni, per le concorrenze, & competenze delli due gran Campioni Carlo Rè di Spagna, & Francesco di Francia, ogni Regno, ogni Stato, ogni Città si commove à dissenssioni. Quando non fossi certo essere l’elettione, in petto di che sempre hebbero à cuore l’invita Alemagna, & il poter terminare le cose più ardue per il maggior bene del publico, impiegare quanto hanno, & le proprie vite per la salvezza, & immemorabile dignità di quella. Svanisce ogni timore, sijno (non essendo soliti stabilire publici interessi senza gran consiglio, & ponderatione) per eleggere al loro governo un straniere, & non più tosto uno delli Prencipi della Germania, sijno per nominare, & dichiarare per proprio Imperatore Carlo d’Austria, se considerano l’integrità della di lui vita, la singolar prudenza, giustitia, fortezza d’animo, & incorruttibil fedeltà nel diffendere, & mantenere gli antichi privilegij della Patria. Qui son costretto parlare dell’indole singolare di Carlo, Prencipe Austriaco, Re della Spagna, nato, & nodrito frà di voi Prencipi Alemani, mi somministra ciò materia, & modo di parlare, non m’occore andar altrove mendicando gli concetti. Alle di lui virtù singolari manca qual si voglia eloquente lingua. E perche quivi si tratta d’elegger suggetto degno al Scetro Imperiale, di dove nasce la cagione del nostro discorso, tralascio hora gli altri Prencipi quali aspirano al apice delle dignità, ad un tanto honore.

Francesco Re della Gallia, che altre volte senza esser provocato ingiustamente, mosse pericolosa, & crudel guerra, non solo alla natione Alemana, ma anco all’Italiana, nostra confederata, per la morte di Massimigliano Imperatore, pregiato di tutte l’heroiche, & più rare virtù, Avolo di Carlo, giudica essersegli rappresentata occasione opportuna per impadronirsi dell’Imperio. Gli Christiani Regni, & Provincie si vedono sollevate à nuove deliberationi. Le lettere, che giornalmente ci vengono d’ogni parte, non solamente dall’Italia, ma anco d’altre Città confinanti alla Francia, sottoposte al vostro Imperio, ci rendono di ciò certa testimonianza; e per l’antica amicitia, & lega rappresentano gli soprastanti pericoli dell’Imperio per le vostre dispute. Credo anco vi sij pervenuto all’orecchie, che molte Città della Sicilia, Sardegna, Corsica, & altre Provincie dell’Imperial distretto, già comminciano à tumultuare, vedendo Roma d’onde hebbero origine gli supremi honori, vota di pressidij, dimandar soccorsi contra le barbare squadre, quale vedendosela bella vano infestando, & depredando gli Mari, Golfi, Porti, & tutte le spiaggie dell’Italia: Che il Regno di Napoli di vostra giurisditione era in fattioni diviso. Di già si sono alcuni dichiarati per la parte del Mare, altri per il Rodano parte Francesi, & Imperiali il resto.

La Toscana vostra tributaria parimente hà spediti Ambasciatori per