Pagina:Annali overo Croniche di Trento.djvu/240


Libro Nono. 213

[Eloquenza del Clesio.] l'animo combattere, assalire, scompigliare, e di si fatto scudo proveduto intrepidamente entrare ne confusi, & singolar stecatti, acciò quello, che non puote esser udito come annunciator di pace, d'animo implacabile con tanti oltraggi provocato di soverchio, tante volte spinto violentemente à contrasti, fosse conosciuto esser bastevole, quando il giusto lo richiedeva, ressistere, & incontrare, chi cotanto l'ingiuriava.

Dovendo dunque rintuzzare, & vibrare gli dardi delle sue compositioni, contra le pretensioni, & raggionamento del Vescovo di Pressanone, entrò, & cominciò con tanto animo, calore, & apparato di parole quel più, che humano ingegno à refuttare quanto gli era stato dall'avversario opposto, & rinfaciato, che ben mostrava non esservi cosa potesse perturbare il gran vigore, & tranquillità di quella purgata mente, come se à immitatione di Carneade s'havesse purgato il stomaco d'ogni falsità: Comparve quel giorno, & si fece vedere tutto vampante di giusto sdegno, qual mirabilmente accuiva la facondia di quella lingua, sfodrò in quel celebre congresso de tanti Prencipi la spada del dire, lanciò con tanta vehemenza di penetrante voce le acute, & vibrante saete delle sue raggioni, che ciascuno de circostanti ne restò ben tosto ferito, & pago. Con quanto ardore credi disputasse quel giorno col Vescovo di Pressanone circa il stato della Città di Trento, & propria reputatione? Disse, & rappresentò appresso Cesare, & quel numeroso Senato, al quale era ridotta la causa, con tanto spirito le sue raggioni, che il Prissinense s'accorse haver presa con huomo costante, & inimico d'estremo valore la contesa, & lite.

All'hora tutti conobbero, che il Clesio non era stato tardo à diffender la propria causa per timore, ò negligenza, ma haveva differito, per tentar ogni pacifico mezzo, prima di prorompere in discordia con altri Prencipi.

Gli Prencipi dell'Imperio ancorche per avanti l'havessero havuto in gran stima, & pregiato per il miglior soggetto, & singolare in ogni affare di quell'età, qualla volta ad ogni modo mentre parlava, rengando, lo miravano un portento, e restavano quasi immobili, parendo loro di sentir Pericle avampante, ò la crudel fiera di Demostene, che con bocca Divina romoreggiasse. Mentre cosi diffendevasi il Trentino, restò attonito, & confuso il Prissinense, non potendo sostenere gli fulmini, & facelle del Clesio, che già faceva fine nel parlare, cercava honesta causa d'escusar la