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196 | Delle Croniche di Trento |
possesso del Vescovato, & ritornando in Castello fù portato per la Città, seguendolo il popolo con felici acclamationi. Et acciò quelli, che erano venuti di lontano per vedere la solenità non patiscero sette, nella piazza avanti il Castello fù fabricata, a commun [Vino che scaturisce da un fonte.] uso per ordine del Prencipe opportuna Fontana, da cui scaturiva, & era versato eggreggio, & eccellente vino. A questa concorrevano d’ogni parte, acciò gl'affanati animi in tanta frequenza, & concorso di popolo con quel soave liquore, che per dono, & liberalità di quel generoso Prencipe saltava in publico, restassero sollevati.
Vuole il giusto, che quivi diciamo parte almeno di quelli apparati, & ricchi ornamenti, che furon fatti per celebrare il giorno della sua Consecratione. Adobbarono gli Trentini la Porta della Città, che riguarda la Chiesa di Santa Croce, non molto lontana dalle mura della Città, di verdeggianti corone, di varij delineamenti, di pitture, & publiche insegne.
Fecero parimente à spese del publico due Archi di mirabil artificio [Archi dirizzati.] con travi tutti coperti di frondi inalzati, l’uno frà le cantonate delle case, che sono nel uscir di Contrada larga, la dove à drittura per la piazza si và alla Chiesa Catedrale, sopra questo era una Statua d’huomo à cavallo di colore, che imitava il vero, con sovrana arte peneleggiata, il petto haveva armato di scudo, & corazza, nella destra in atto minacievole teneva vibrante spada, rivolta verso l’oriente, prometendo in tal guisa a suoi speranza; terrore, & morte alli nemici. Era la Statua dedicata in honore di Cesare, qual poco avanti haveva posti in fuga gli nemici. S’aggiungevano à queste cose l’inscritioni, quali per ordine dichiaravano il tutto.
L’Altro era dirimpeto alla Torre, qual inalzata in aria construttura di marmo, sta sopra il palazzo Episcopale, fabricato à San Vigilio. Questo congiungevasi nel contrapostao fianco, appoggiato ad una speciaria, in mezo alla piegatura dell’Arco risplendeva di lontano l’effigie in Pontificale di San Vigilio, gli cui piedi con gran riverenza bacciava la bocca dell’immagine di Bernardo. Quindi si legevano in compendiose lettere l’antiche memorie de Clesiani. Pendevano, attacate, secondo il costume de nostri antenati, come da vecchio rovere Corazze, Morioni, Scudi, ornamenti de Cavalli, Dardi, Frezze spezate, gonfiate Gambiere, & altre cose somiglianti, che frà rami, & frondi traluceavano. Havevano assembrato, & tessuto di quest’arco molte coro-