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Libro Ottavo. 183

ticipata beatitudine, meritarono (piamente parlando) fruire anticipatamente la Beatitudine Eterna.

Giovanni havendosi in Bologna aquistata gran gloria nelle lettere, riuscì in quelle eccellentissimo. Non tantosto ritornato alla patria nel punto medemo, che prometeva al mondo (secondo l'universal espetione) far spicare dal Cielo delle proprie virtù i lampi delle di lui glorie, diede l'anima al suo Creatore, lasciando di se alla Città gran desiderio, morse nel fiore della sua gioventù, pianto da tutti vedendosi levata la speranza, che havevan conceputa dalla di lui mirabil qualità. Gli altri parimente mancarono avanti giungessero all'anno trentesimo, fuori che Baldessar il più vecchio, qual restò consumato d'una lenta ma lunga infermità.

Furon spesse volte, conforme le varie malignità de tempi, che ciò sogliono apportare, da gran travagli affliti, & angustiati, intrepidi però, & senza punto conturbarsi sopportarono tutte le avversità. Le incontrarono spontaneamente con indicibil constanza, & per lo più ne mezzo de pericoli riportavano summma gloria. Superato, che hebbero il tiranico, & crudele imperio della fortuna, quale per il più frastorna, & interrompe la felicità humana, dal primo giorno per altri scalini d'honori condussero la lor vita sino al felice esito delle loro virtuose anime, & quando la loro hora si separarsi dalla mortal spoglia fù gionta, passati à miglior vita frà le copiose lacrime, & pianti de suoi, furon quei corpi levati, & con pompose esequie honorati, e che forsi potrebbe à compiuta felicità de mortali esser bramato, quelli che in vita mai puotero esser divisi, & separati di volere, nel stesso sepolcro gli loro cadaveri doppò la morte meritarono essere collocati; non può in somma arrivare l'intelletto humano alla conditione della lor vita & morte.

[Giorno natalicio di Bernardo Clesio.] Hora sia necessario trasferirsi à decrivere il natale, pueritia, & vita di Bernardo, qual uno de sette fratelli per gratia spetiale de superi solo è sopravivente, & con gran prudenza tiene il governo de Trentini. Tutti affermano questo esser nato in Val de Non nel Castello di Cles. Cosi attesta la sede de commentarij, ne quali son registrati di propria mano gli nomi di tutti gli figlioli d'Aliprando il Padre. Non si ritrova però il giorno della sua nascita, appar solo esser stato lavato al sacro fonte l'anno 1485 nel Mese di Marzo, il giorno di San Gregorio Papa. Restò senza padre nella sua giovenezza, che ancora portava la veste da giovine, solita alli minori di diecisette anni. Procurò gli fossero fatti con ogni