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176 | Delle Croniche di Trento |
diresti vadino à gara, & assieme contendino della palma, Pale Dea Pastori, & Cerere delle Biade. S’aggiunge à tanta felicità (il che pochi luoghi solgiano godere) quella spiaggia non esser men salubre, che abbondante, niuno à bastanza potrà commendare quella temperata, & vital aura celeste, à niuno fora possibile tanto, che basti celebrare l’amenità, posso dire, beata di quel paese; imperoche oltre la feracità de campi, chi sarà bastevole commemorare, & descrivere pienamente le parti de Monti esposte al Sole, le folte Selve, gli frondosi arbori, gli Armenti, & Greggi, gli Stagni, & Laghi, l’ubertà di tanti, & si varij Fonti, & Fiumi, che inafiano, & adaquano tutta quella Valle? In questo nondimeno merita singolarmente esser lodata, che ha partorito, & donato à Trentino Prencipe di tanta eccellenza, prudenza, & integrità S’hà fatto da ciò conoscere d’essere non manco produtrice, & madre d’huomini illustri, di sode virtù, & scienza, che delle frugi. Chi sarà quel audace che ardisce racontare, & esporre al mondo tutti gli celebri ingegni, & heroi da quella produtti, & derivati.
E palese, & notorio havere somministrati soggetti non minori in quantità, che in virtù, & fortezza à diversi paesi, massime alla Germania, & Italia, & aver in ogni tempo contribuiti, & transmessi [Val di Non madre d'huomini segnalati.] in occasione di guerre huomini di straordinaria fortezza, sovrahumani quasi fulmini alle nemiche squadre, se che con raggione potiamo di quella sola dire quanto di tutta l’Italia scrisse Plinio. Mà essendo di mestieri, che senza maggiore dilatione, ci portiamo alla narratione de più eggregij fatti, basta l’haver questi pochi delineamenti abozzati, come che segni, & argomenti del rimanente, dovendo però quanto prima terminare il restante, acciò non s’adossiamo il rimprovero di poco considerati, se volessimo tralasciare quanto forsi il lettore desidera d’intendere.
Dunque ambe le Valli di Sol, & di Non, quali à nostri tempi [Foro di Cles.] obediscono à Cles, residendo in quello l’Assessore, riconoscono, & ricevono le lor leggi, raggioni, Giudici, & Magistrati dalla Chiesa Trentina, fuori che quattro Castelli, cioè di Spor, Flavon, Fundo, & Darso questi son retti con proprij statuti, & raggioni dalle nobilissime famiglie de Thuneri. Spauri, & Signori di Darso, riconoscendo solo Ferdinando Re de Romani come Conte del Tirolo; il rimanente quanto s’estendono quelli confini per lunghezza, & larghezza tutto è sottoposto, & obedisce tanto Castelli, quanto Ville al Prencipe di Trento.
La Val di Sole d’ogni parte e cinta da ruppi, e d’altissimi Monti,