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Libro Ottavo. 175

trattato, mà per non esser forsi di noia alli lettori habbiam giudicato meglio il tralasciarle, & essere stato à bastanza haverne nel modo predetto, & conforme ci hà concesso l’opportunità del tempo superficialmente toccate alcune. Meritamente potrei ad ogni modo esser imputato d’ingratitudine d’haver in tanta brevità, & compendio de lodi descritta, & delineata la detta Terra, Madre, & Nutrice di si gran Prencipe Bernardo Clesio.

Sarebbe stato (non è dubio) il debito celebrare quella Valle con più alti encomij, si per haver col proprio parto resa più chiara la Città di Trento, si anco essendo in quella l’abbondanza, & fertilità di tutte le sorti de frutti, essendo ivi Colli pendenti, d’ambi le parte piacevolmente piegati, abbondanza de scaturienti fonti, e da questi uscendo diversi rivi, quali spargendosi per diversi canali bagnano le sottoposte Campagne, rendendole con il lor pingue, & grasso humore à guisa di limo negre, & per la natural loro bontà altrimente feraci, fertilissime.

Quindi gli Nonesi godendo acqua di quella qualità, & virtù, mandata continuamente per vene da soprastanti Monti può la terra madre di tanta fertilità quasi con ogni raggione contendere con qual si voglia paese ancorche amenissimo, & ferace. Si è perciò quel paese molto avanzato, & riempiuto d’habitanti, che non solamente mantiene, & abbondantemente nutrica gli habitatori, ma anco alla Città suol sommministrare biade, de quali ben spesso ne patisce qualche penuria, si che con raggione si può dire quella [Val di Non granaio della Città di Trento.] Valle essere l’unico soccorso frumentario de Signori Trentini; ma che occorre essaltare, & lodare la già volgata fertilità di quei luoghi? Gli medemi antichi l’intitolarono, & con raggione, granaio de Trentini. Non solamente d’indi conducono biade, ma parimente ogni sorte d’animali, imperoche gli greggi pasconsi [Pascoli irrigati.] di morbide, & verdeggianti herbe frà le cime de Monti, & più ampiamente ancorche forsi non con lor tanto piacere nelle aperte pianure.

Hà la Valle una parte della Campagna, oltre la dedicata à Cerere arrativa, sotto gli Monti, questa giace più simile à Valle che piano, da continui, & ben spessi rivoli irrigata, ove la morbida, & feconda terra nodrisce l’herbe, vestendola di tenero, & saporoso pabulo, & quanto gl’armenti ne prendono il giorno, altretanto dall’acque, che per qual si voglia siccità non mancano ne vien re messo, si che per la gran copia, & abbondanza de buoni pascoli nudriscono quasi infinità d’animali d’ogni sorte, di modo, che