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160 | Delle Croniche di Trento |
traversi. Per gli pianti de fanciulli, urli delle donne, gridi delli huomini, strepiti dell’armi, risonavano di lontano le Valli, & Campagne. O quanto coraggio, & animo dimostrarono quel giorno gli Trentini! [Valore delli Trentini.] d’avantaggio insultavano, & beffeggiavano in tanta calamità gli Alemani, gli provocavano, prometendogli non voler morire senza vendetta; Avenga quello si voglia s’ha da combatere con la spada in mano. Non deve (dicevano) esser pianta la morte di quelli, che con l’armi in mano virilmente combatendo, prodigano la propria vita in difesa della patria.
Gli Alemani ò fossero restati convinti dalla faconda eloquenza del Prencipe, essendogli venuto in aborimento la sceleragine, qual havevano stabilita, ò fusse per timore della virtù de Cittadini, quali scorgevano pronti all’uccisioni, s’astenero da si nefando, & sanguinoso misfatto. Questi poi senza dimora, & replica cosi essortandogli Giorgio ritornarono a suoi quartieri: forsi anco per timore, che il caso non fusse portato all’orecchie di Cesare: E restaron tanto pentiti, & adolorati della lor dapocagine, & perverso consiglio, che non vedevano l’hora, se gli rappresentasse l’occasione di risarcire con qualche opera eggregia la perduta reputatione, & scancellare al tutto infamia tanto vituperosa.
Mentre stavano divisando cotali pensieri, & attendevano l’opportunità per effettuare quanto bramavano, hebbero per via di spie, che la disciplina militare nel campo nemico (il che suol succedere nelle prosperità) erasi transcurata, credendo che gli Alemani si fossero partiti disgustati da Trentini, & frà di loro passassero odij, & dissensioni, lasciando la Città spogliata di presidij, stimando, che gli Cittadini stassero con gran timore di perdersi, abbandonati d’ogni estraneo agiuto. Maggiormente ciò si persuadevano, essendo falsamente informati, che quelli della Città se ne stassero in frà le mura chiusi d’ogni parte. Per tali cause gli Alemani si davano à credere, anzi tenevano per fermo, che facendo un’improviso, & impetuoso assalto ne nemici restarebbon tutti, Spagnoli, Francesi, ed Italiani sconfitti, & rotti. Aspetarono per ciò il tempo opportuno, & scielti 800. Fanti di più bravi dell’Esercito, quali giurorono penetrare le squadre de nemici, & non dar fine alla battaglia, prima d’havergli data la caccia, e fugati tutti, ò di restarvi generosamente morti.
Dunque doppò la mezza notte, usciti dalle proprie trincere gli assalirono con gran furia, & fracasso, e mentre manco vi pensavano gli tagliarono à pezzi gli primi senza diffesa, indi dal felice