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gran Romano, dando occasione di credere, che si come nell’ultima parte de Cieli, si veggono raccolte tutte le stelle, così nell’ultima parte d’Italia si provino unite tutte le Virtù. Che se da quelle piovono sopra mortali; tanti, e così benigni influssi più in numero, et in qualità maggiori, ne sentono, i vostri sudditi e vassali Giustitia senza rigore; Prudenza singolare, nella scielta de Ministri per fede e sapienza chiarissimi, Maestà affabile, et Affabilità Maestosa; Prontezza nel beneficare, tardanza nel castigare; Onde l’Elogio di Plinio à Traiano Imperatore Qua tua praecipua laus est saepiùs vincitur fiscus; à fronte della CLEMENZA Vostra resta oscurato. Queste, et altre Virtù Vostre Prencipe Eccellentissimo, cui angusto campo farebbe una Storia, non che una lettera generano quell’Armonia, nella quale collocò quel gran Savio la gloria di Dio, la sicurezza dello Stato, e la felicità de Sudditi quella stessa hà indotto me ad impiegar tante fatiche nella presente opera; quali reputerò fortunate, se da Vostra Eccellenza Reverendissima saranno tanto gradite, quanto mi promettono l’Eroiche sue qualità, meritevoli d’ogni più grande ossequio. Et humilissimamente me le inchino.


Di Vostra Eccellenza Reverendissima



Servo humilissimo et Suddito Fidelissimo
Carlo Zanetti.