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Libro Sesto. | 129 |
venenosi corpi. Gli communica la dimandata conversazione di congiongimento. Vomitasse almeno prima dalle fauci questa viperina schiata l’innato veleno, e determinasse portar qualche riverenza al Christiano, qual ricercato l’accoglie, avanti gli cascasse in animo desiderio di praticare familiarmente con esso lui. Il che non solamente non fanno, ma dalla disordinata lor avaritia, dolce usura, & profitevole dapocagine tratti lambiscano, cavano, & sorbiscono il nostro povero sangue; Non solamente con insatiabile, & esecranda fame consumano le nostre facultà, ma congiurati in nostra rovina ci consumano la carne, & rodono l’ossa. Devono esser tollerati nelle Città quelli parti, quali escendo dal ventre materno morsicano le coste della da lor uccisa madre, & mangiano le viscere di chi gli concepirono? Doveransi nutrire nelle Città li Hebrei, quali à guisa di serpi rodono, & mangiano le viscere delle Città, ne quali son nati, & nutteiti? Hormai determinate il castigo di costoro, quali ci machinano la morte; Accusiamo voi Prencipi, il cui proprio è fomentar questa sorte d’huomini, l’usar con essi soli misericordia, quali unti con oglio de vostri favori, sacrificano conforme la vostra usanza. Svegliatevi una volta, prendete hormai la nostra causa, & mentre si può ricevette benignamente gli vostri popoli, acciò poi non vi tassino, quasi che habbiate più in stima la Giudaica, che la nostra Christiana fede. Quando eramo richi, & poscenti, l’opulentia non ci lasciava conoscere tanta crudeltà, hora il nostro negotio è ridutto all’ultimo precipitio, in estremo, & evidente pericolo, consumati gli beni, & le ricchezze, ci scorgemo in dubio della stessa vita, persa questa non ci restando altro, in vano, saran ricercati gli vostri giudicij. Perilche considerate bene, & più diligentemente del passato, qual sorte di gente favorite; e sappiate che mentre perdonate à scelerati, perdete gli buoni. La vostra misericordia ne’ Hebrei, e la total rovina de Christiani.
Sù scacciate questa pestifera canaglia dalli vostri stati, si destrugino gli crudeli parti delli Hebrei: Sij totalmente sradicata, & destutta quella mala semenza, quella gente armata, che à noi viene con fuoco, & fero, per abbruggiare, & sbarbare le nostre povere facoltà. Questi lamenti ferivano l’orecchie di tutta la mesta Città.
Ucciso il fanciullo, ordinarono gli Hebrei fusse portato il di lui corpo nella Cantina, & ascoso sotto le botte. Hanno in costume gli Trentini cavare la terra, & far profondissime fosse, e con scar-