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128 | Delle Croniche di Trento |
esser occulta, benche tardi vi castigarà, & vi spingerà alla morte, benche non tanto attroce, come meritano li vostri misfatti. [Solevamento del Popolo contro de Giudei.] In breve scoprirete il giusto giuditio Divino, forsi più presto di quello che vi pensate. Manigoldi. Dove mai havete fantasticati si barbare cerimonie de Sacrificij? Ove ritrovate che Moise habbi commandato doversi li huomini sacrificare à Dio? Appresso quale de vostri Profeti legete, doversi placare il nostro commun Creatore, qual specialmente prohibisce nella sua legge gli homicidij, con vittima humana. Come donque non v’avedete, qualmente mediante la vostra crudeltà, si sij maggiormente irritato il supremo fattore, da voi grandemente offeso, per la morte d’un fanciullo, vostro hospite. Rallegrati pur maledetta canaglia della tua sanguinosa, ed infame vittoria, satia il tuo crudele, & malvaggio petto, delli dolorosi pianti, & lamenti de suoi genitori, godi de nostri lugubri lamenti. Credi però che Christo nostro Salvatore non havrà havuto à sdegno una tua si esecrabile sceleragine. Ti persuadi forse non sij per venire alla luce un tanto tuo misfatto? Quanto havete o malvaggi machinato, & operato frà le mura delle vostre case, nelle maggior tenebre della notte, quelle medeme crudeltà commesse à porte chiuse, la giustitia di Dio la manifestarà in aperto, in sù la publica Piazza, di modo che questo vostro pazzo furore una volta restarà estinto, & tutto il mondo libero da vostri tradimenti. S’estinguerà certo la memoria di si nefanda gente. Dio non la comportarà molro al lungo. Sette pervenuti all’apice dell’iniquità, non sete più tolerabili, non può essere che finalmente non sij destrutta la vostra setta. Queste, & cose simili si sentivano, sino à maledire gli Prencipi istessi, perche spalegiassero consimil manigoldi. Udivansi parole di cotesto tenore.
[Solevamento contro li Prencipi.] Sentite Prencipi, che havette gli governi della Città, & reggete li popoli delle Republiche le sceleragini, & misfatti non più sentiti delli Hebrei. Svegliatevi Prencipi sopra la terra, & scorgete quali serpi ne vostri petti nutricate, che da voi fomentati, & riscaldati finalmente spargono il loro veleno, nelle vostre proprie vite? Non sapete, queste maledette vipere essere la fece de animali brutti, & li più astutti de mortali? Questi venuti da condenato, & maledetto paese ne’ nostri confini, ci rendono con suoi cifoli testimonianza veridica della lor venuta. Desiderano gli abbracciamenti, & commercij de Christiani per levargli (à guisa pur di vipera) la testa, & devorargli. La Christiana simplicità, non sapendo renonciare cotali inviti, corrisponde à consimili