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110 | Delle Croniche di Trento |
eletto à postulatione, & dimanda dell’Austriaco. Ciò havendo Benedetto, & Theobaldo inteso, ancorche ne sentissero grande cordoglio, vedendosi privi d’ogni speranza, però per non provocarsi contra, con litigij un giovine di gran richezza, & che gli bolliva il sangue nelle vene, volendo ostinatamente perseverare in difendere la lor causa, giudicarono meglio sopportar tutto in buona pazienza. Anco Nicolao Quinto Romano Pontefice, successore d’Eugenio, qual puoco fà era passato à meglior vita, considerata la discordia, qual longo tempo, hebbero contro il Romano Pontefice gli Alemani, giudicò essere più espediente, à se & alla Romana Chiesa, procedere con quelli più benignamente, trattare con piacevolezza quei Popoli di sua natura feroci, & barbari, mittigare con insoliti favori consimili animi non ben affetti alla suprema Sede, acciò non dassero l’ultimo crollo, scostandosi dalla vera Catolica Fede.
Di già à bastanza haveva esperimentato, & ne teneva sicura certezza, che quella natione si sarebbe sempre resa più crudele, & mal affetta, con pericolo (quando non fossero stati à tempo opportuno prevenuti con piacevolezza) di suscitare qualche rabiosa guerra, che era proprio di quei Popoli, coll’irritarsi maggiormente, scorgendo trattamenti imperiosi, & facilmente piegarsi vedendo seco procedere humanamente, & con modi cortesi. Essere genio d’animi nutricati nella libertà il lasciarsi convincere, più con il rossore, che con la paura. La doue havendo gli Padri, & Prencipi del Conciliom col mezzo di lettere operato col Pontefice, si de molti altri negotij, come anco della confirmatione di Giorgio Vescoco Trentino, & fatte calde instanze acciò non fosse annulato, & revovato, quanto da loro era stato con commun concorso a nome di tutta la Germania stabilito, & approvato, si mostrò perciò il Sommo Pontefice facile, è benigno à cotali preghiere, rispose voler haver con la sua auttorità rato, & fermo, quanto haveva conosciuto essere loro grato. Per questa sola gratia reconciliò alla Santa Sede tutti gli Alemani, parte de quali pareva hormai si fossero levati dalla di lei obedienza. [Nicolò 5. Sommo Pontefice.] Sotto il Pontificato di questo buon Pastore Nicolò Quinto, successero molte cose curiose, & degne di sapersi nell’Italia, & altri luoghi dell’Europa, alcune de quali habbiam giudicato bene porre qui brevemente, alcuni dicono di quelli, che osservarono gli tempi passati esser stato questo Pontefice creato Papa l’anno 1446. l’anno primo del suo Pontificato cascò dalla goccia, ò appoplesia, Filip-