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Libro Quinto. 97

portare un Bavaro solo, huomo feroce, crudele, & à tutti formidabile, & soportarete più Vescovi, quali con ordine continuato, uno doppò l’altro, come à propria heredità da Paesi lontani à noi vengono, che con gli ornamenti delle loro Mitrie, & Bastoni storti ci arrecano maggior spavento delli soldati atroci, & inhumani con loro dardi, & morioni. Gli più moderni sempre si mostrarono più avidi: Et per governar più facilmente conforme il loro capricio vogliono essere temuti.

Se ci lamentiamo vengono imposti più gravi tributi, se obediamo, & con patienza sostenemo gli aggravi essendo buoni veniamo lodati, & à guisa di bestie da macello devorati; Sin quando sopportarete cotal tiranide? spero finalmente, che conoscerete le vostre forze, quali manco la natura ha voluto nascondere alli stessi bruti. Vorrei facesti computo quanti siate, & con quanti nemici habbiate la differenza, intenderete essere più facile combatere in favor della libertà e per l’Imperio tanti contro uno, che uno contro tanti. Volete haver pace, date mano all’armi. Se gli Vescovi vi vedrano pronti, & preparati al difendervi, più non vi molestarano, vi lasciarano godere le vostre ragioni, si quietarano permettendovi nella vostra libertà. Non bisogna perdersi d’animo Trentini miei, quando si tratta di diffendere la Republica gli parenti, gli figlioli, le mogli, & quel poco che si ritroviamo avere de richezze. Io non mancarò dal mio canto, non vi abbandonarò in qual si voglia luogo, in qual si sia pericolo, ma state avertiti à non vi intepidire, non mancate porgermi scambievolmente tutti quelli favori, che mi havete promessi nel più bello di consegire negotio di tanta nostra consequenza. Eh che non è d’animo tanto vile il popolo Trentino per natura ingenuo, & magnanimo, che di lui possi ragionevolmente dubitarne. Sarà possibile, che permeterete resusciti quel Vescovo ,qual medemi già mortificasti? Vi mostraste tanto animosi con gli stranieri per la libertà, & frà le proprie mura effeminati, vi darà l’animo vivere in vna vituperosa schiavitudine. Combateste in Campagna valorosamente per la publica libertà, & ve ne starete con le mani alla cintola nella vostra Città, perdendo miserabilmente quello, che con tante fatiche, & sangue recuperasti. Sempre (per quanto posso ricordarmi) havete ottenuto tutto ciò, che havete bramato, ò per fortuna, o per forza del vostro valore, proseguite, esperimentate la vostra felicità, non patite vi sij involata la vostra libertà, qual hora tenete frà le mani, sapiatela donque conservare. Constanti pure, ne vogliate