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Delle Croniche di Trento |
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senza alcun induggio quanto giudicavano necessario per tal impietà. Scorgendo il tempo opportuno, & commodo per esequire si attroce sceleragine, persuadendosi che dovesse succedergli quanto bramavano, stabilirono arditamente assalire il Prelato. Per tal effetto dal Bellenzano huomo valoroso, in quel tempo superiore à tutti della Città in richezze, & seguito, auttore di tanto misfatto, fù amassata gente d’armi, secretamente introdotta nella Città, & distribuita per le contrade alli amici, e parenti, e questa posta in ordine, pensatamente assalirono gli infelici, & forsenati Cittadini il povero Vescovo, mentre usciva di Castello, lo presero con hostil violenza, & impeto, lo legarono, & condussero pregione, tratatto egli in tal guisa dalla forza populare, alzati gli occhi al Cielo formò queste parole Vigilio Santo, & altri Patroni di questa Città, & fortezza Episcopale, in questo modo permetterete sij oltraggiato il vostro Vescovo da chi havrebbe dovuto essere difeso. Conportarete che queste mani, quali tante volte han toccate le vostre Sante Reliquie con la dovuta devotione, & riverenza, hora restino frà queste funi ? Dunque sarà lecito col favor vostro che s’inalzino gli huomini degni, & buoni al supremo, & pericoloso stato di dignità, poi abbandonati, & traditi restino depressi ? Cosi dunque con mani machiate, & sacrileghe fatte violenza al vostro Vesc. Giorgio, qual con le proprie facoltà hà sollevata la vostra Città, tanto aggravata di debiti per le continue guerre, & gravi tributi ? Cosi strascinate in oscura carcere à forza de funi, quello ch’era solecito al culto Divino, & delle Chiese ? Non vi passa più per la memoria quella volta, che mi chiamasti dall’Austria anzi mandasti legati acciò venissi à reggere la vostra Chiesa, & Città insieme ? Non v’arricordate dico di quel giorno nel quale con tant’applauso, & apparato fui incontratto dalla Città, ricevuto, & accompagnato alla Sacra Sede Pontificale ? Queste sono le gratie, che rendete voi al vostro Pastore ? Sarà mai cosa giusta, che il vostro Prelato benemerito della vostra Republica, qual voi medemi creasti vostro Vescovo, hora, legato in oscura Carcere sij condannato à rendere l’anima come rea per mano de Carnefice ? Non poteva in altro modo satiarsi la libidine de perversi Cittadini, senza che le vostre mani s’imbratassero del sangue del vostro proprio Pastore ?
[Il Ves. viene compassionato.]
Molti della intorno sparsa turba si commossero, ma niun però hebbe ardire alzare gli occhi contra la potenza del Belenzano, come ditatoria, & suprema, manco per esso dar un minimo sospiro.