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90 Delle Croniche di Trento

Chiesa, & tutto il Territorio Trentino, con patto però, che gli Trentini confessino haver raggionevolmente persa la libertà, & che dalla liberalità di Lodovico gli sij stata restituita, d’havere ricevuta gratis come da benigno Prencipe la loro Città giustamente in guerra persa.

Tenessero di certo, che Lodovico Bavaro trà tutti, di gloria, & virtù risplendenti, il più eminente mai s’havrebbe piegato, ne permesso, che gli Trentini gli restassero per tanti benificij obligati, se non perche non stimò opera di minor lode ricevere con clemente pietà quelli, quali già vinti ricorrevano, e s’humiliavano a suoi piedi, che con armi abbassare l’orgoglio de superbi ostinati. Ben potevano essi ridursi à memoria e la di lui potenza, e clemenza insieme, qualmente habbi valorosissimamente superati quelli ch’ardirono seco combatere, & perdonato à quelli, che venero a suoi piedi supplichevoli. Che però usarebbe loro questa stravagante liberalità solo per esser conosciuto invitto, & Clemente.

Si dichiarò in oltre, che se dalla troppa licenza de Soldati (come sol avenire) fossero stati danneggiati, gli havrebbe conforme richiedeva la sua liberalità d’avantaggio rifarciti, per essere di lui inseparabile proprietà, sortita dalle Regali fascie più volontieri dare il proprio, che usurparsi l’altrui.

Onde non solamente giurò mai più travagliare gli suoi confini, ma anco volergli restituire la Chiesa, gli Altari, le Porte, la Città, le Provincie, e ricever tutti gli Trentini come proprij suoi amici, & confederati, promise chiamando Dio in testimono, protegere, & diffendere, anzi con armi perseguitare coloro, che havessero tentato travargliarli, & portargli qualche pregiuditio.

Mentre gli Ambasciatori s’adopravano per questi lor interessi, appresso il magnanimo Prencipe Rodolfo, Arciduca d’Austria, la Città ansiosa del fine, & tutta suspesa d’animo, attendeva il successo, e quanto havesse l’Austria in suo favore in tante lor turbulenze determinato, si lagnava pensando sempre al peggio, che poteva avenire. Le Donne anco esse s’affaticavano, e conforme il lor potere erano tutte intente alle devotioni, si vedevano andare di questa in quella Chiesa, & pregavano Dio con voti, penitenze, e lagrime, acciò volesse essere in suo aiuto in si giusta causa.

In questo mentre si sparse fama in Trento, senza sapersi l’auttore, che gli loro Ambasciatori havevano (mercè alla clemenza, pietà, & benignità di Rodolfo) ottenuto quanto bramava-